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Cronaca

Platani di San Lorenzo: la Soprintendenza avvia la "verifica d'ufficio"

Commentano i comitati: "La verifica chiesta dalla Soprintendenza, ovviamente, andava condotta prima di concedere il via libera all'abbattimento degli alberi"

La Soprintendenza delle belle arti e del paesaggio di Ravenna, chiamata ad esprimersi sulla vicenda degli alberi abbattuti lungo Provinciale 3 del Rabbi, ha comunicato alla Provincia di Forlì-Cesena e per conoscenza ad altri soggetti interessati (i comuni di Forlì e Predappio, la Commissione regionale del Verde, e le associazioni ambientaliste) di aver attivato la "verifica d'ufficio" dell'interesse culturale, storico, artistico o testimoniale della strada in questione.

Con un atto del 4 aprile scorso il Comune di Forlì ha chiesto la sospensione dell’abbattimento degli alberi a San Lorenzo in Noceto a seguito dell’iniziativa del Tavolo delle Associazioni Ambientaliste e dei Comitati “Giù le mani dagli alberi di Forlì” e “Platani di San Lorenzo”, che avevano depositato il 29 marzo nella sede della Provincia di Forlì-Cesena una specifica diffida poi utilizzata come traccia per la richiesta di sospensione. I lavori sono sospesi in attesa che sia effettuata la verifica.

Attualmente la Soprintendenza ritiene il tratto Forlì-Predappio della Provinciale 3 del Rabbi “particolarmente importante” in quanto "testimonianza di un antico tracciato stradale, scelto e valorizzato in epoca fascista come unico e obbligato collegamento alla Predappio Nuova, città concepita come fenomeno pressochè unico allo scopo di enfatizzare il luogo natale di Benito Mussolini”. Ma allo stesso tempo, l'organo periferico in Romagna del Ministero per i Beni e le Attività Culturali aggiunge che dalle prime indagini preliminari la strada “risulta privo di elementi che fanno emergere un interesse storico-artistico”.

Commentano i comitati: "La verifica chiesta dalla Soprintendenza, ovviamente, andava condotta prima di concedere il via libera all'abbattimento degli alberi. Cosa che non è avvenuta, e ci ritroviamo a dover piangere l'abbattimento di alcune decine degli 84 platani che costeggiano la carreggiata. Lamentiamo il ruolo giocato in questa vicenda da un ente come la Provincia che ha presentato un progetto disastroso dal punto di vista ambientale e che adesso è oggetto di un'inchiesta della magistratura".

I comitati contestano inoltre "la tardività dell'intervento del Comune che a giochi fatti s'è accorto che l'abbattimento degli alberi comportava l'aperta violazione dell’articolo 11 del Regolamento comunale del verde nel tratto compreso fra Rio Borsano e la fine dell’intervento complessivo direzione Predappio, in assenza di  lavori edili a carico della sede stradale. E ci amareggia il silenzio del Comune di Predappio, direttamente interessato da alcuni abbattimenti in località Fiumana, che pur non essendo stato coinvolto in alcuna fase del procedimento dalla Provincia, è stato contattato dal Tavolo delle Associazioni ambientaliste di Forlì e dai Comitati senza una formale risposta".

"L'abbattimento di alcune decine alberi perfettamente sani è stato un duro colpo affibbiato all'ambiente, alla salute degli esseri umani e dunque all'eco sistema nel suo complesso - continuano i Comitati "Giù le mani dagli alberi di Forlì" e "Platani di San Lorenzo" -. Dal canto nostro ci siamo sempre battuti in difesa delle alberature di San Lorenzo con centinaia di cittadini che hanno sottoscritto le petizioni cartacee e on line, con gli appelli degli esperti nazionali che hanno partecipato al convegno del 30 gennaio scorso all'Urlo, con incontri e comunicazioni continue e il tentativo di coinvolgimento degli enti pubblici interessati, Regione inclusa (l'ente che finanzia la maggiore quota parte del progetto)".

"Abbiamo sempre ricordato pubblicamente l'elevato valore storico-culturale-paesaggistico dei platani di San Lorenzo ricordando che almeno 4 di questi possedevano già i requisiti dimensionali della specie per potere essere iscritti tra gli alberi monumentali (altezza superiore ai 20 metri, circonferenza superiore o uguale a 90 centimetri di diametro) ed altri 5 platani vantavano dimensioni prossime ad esserlo nel breve periodo”, concludono i due gruppi spontanei, che annunciano inoltre la presentazione alla Soprintendenza della documentazione "utile a rimarcare una volta e per tutte l'interesse culturale, storico, artistico o testimoniale della strada e delle relative alberature". 

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