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Cronaca

Previsti tagli di 1.300 alberi e arbusti nel Rio Bolzanino: scatta la protesta

“Siamo alla vigilia di un'inaudita strage di alberi: 1.300 piante fra essenze arboree , alberi, alberelli, vegetazione spontanea, arbusti e piante di varie essenze saranno tagliate"

“Siamo alla vigilia di un'inaudita strage di alberi: 1.300 piante fra essenze arboree , alberi, alberelli, vegetazione spontanea, arbusti e piante di varie essenze, per lo più  autoctone: Acero campestre, Edera, Nocciolo, Olmo, Pseudoacacia , Robinia,  Salice,  Sanguinella etc ... si chiede vengano abbattute  lungo la via Rio Bolzanino nel tratto da Villanova alla Pescaccia. La richiesta di abbattimento , ma sarebbe meglio parlare di azzeramento, di tabula rasa che verrebbe compiuta sulle due sponde del  Rio, è stata avanzata un anno fa l' 8 giugno 2015 dal Consorzio di Bonifica della Romagna adducendo motivi di sicurezza. Di questa strage di un vero e proprio polmone verde è a conoscenza la giunta comunale, adesso azzerata dal sindaco Drei, e non vorremmo che qualcuno azzardasse un colpo di acceleratore per avviare i lavori". 

A lanciare l'allarme una decina di giorni fa è stato il gruppo ecologista “Destinazione Forlì”, ed ora la questione viene ripresa dai due comitati cittadini "Giù le mani dagli alberi di Forlì" e "Platani di  San Lorenzo", che un anno fa si sono attivati per la difesa dei bagolari di  corso Diaz e sono ancora attivi nella vicenda dei platano di viale dell'Appennino a San Lorenzo in Noceto. 

"Le alberature di Rio Bolzanino - aggiungono i comitati - ricadono in un territorio comunale di Forlì. Quindi riteniamo obbligatorio che si esprima pubblicamente il sindaco e il suo futuro assessore al Verde, visto che l ' ex vicesindaco Zanetti, da quanto è dato sapere, era al corrente del progetto ma non si era espressa  formalmente e nemmeno aveva dato tempestiva e corretta informazione alla Commissione comunale del Verde del progetto". 

"In queste alberature sono in corso nidificazioni e dunque è proibito espressamente procedere agli abbattimenti secondo lo stesso  Regolamento del Verde del Comune di Forlì. Siamo pronti a denunciare in ogni sede eventuali  decisioni che contravvengano alle norme, per non parlare dell'Europa che invita alla tutela di alberi e arbusti lungo fiumi e corsi d’acqua. Per tutte queste motivazioni chiamiamo a raccolta chi nella città di Forlì abbia ancora a cuore il verde pubblico e l'ambiente per fermare questo ennesimo scempio": si legge nel comunicato di  "Giù le mani dagli alberi di Forlì" e "Platani di  San Lorenzo".

Sul caso intervengono anche i consiglieri del M5S Daniele Vergini e Simone Benini: "Chiediamo, dunque, di conoscere i particolari del progetto che prevede questo scempio, costo dell'opera, stazione appaltante e ditta che sarà incaricata di procedere all'azzeramento di centinaia e centinaia di essenze arboree, alberi, alberelli, vegetazione spontanea, arbusti e piante sanissime maestose di varie essenze, per lo più autoctone: Acero campestre, Edera, Nocciolo, Olmo, Pseudoacacia, Salice, Sanguinella. Vorremmo sapere con che criterio si concede il via libera ad un intervento che distruggerebbe piante che in maggioranza trattengono le sponde dall’erosione delle piene, contribuiscono alla depurazione delle acque di Rio Bolzanino e costituiscono habitat naturale per molte specie avicole che adesso nidificano ed offrono sicuro rifugio a selvaggina stanziale". I pentastellati aggiungo che ogni intervento pubblico che porti la desertificazione in aree verdi o fluviali causerà effetti negativi che si ripercuoteranno direttamente anche sulla vita delle persone per l’ aumento dell’inquinamento, del grado di umidità e della calura estiva"

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