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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Allarme del Sap: "In cantiere un progetto di tagliare l'ufficio della polizia postale a Forlì"

La scure dei tagli si abbatte sulla polizia postale. Lo denuncia il sindacato di polizia Sap, con il segretario provinciale Roberto Meloni: “Questo governo ha in cantiere il taglio di ben 253 uffici solo per la polizia di stato"

La scure dei tagli si abbatte sulla polizia postale. Lo denuncia il sindacato di polizia Sap, con il segretario provinciale Roberto Meloni: “Questo governo ha in cantiere il taglio di ben 253 uffici solo per la polizia di stato. Il SAP da sempre si sta battendo perché si arrivi ad una riforma reale del sistema sicurezza in Italia attraverso l’unificazione delle forze di polizia. Da tempo abbiamo avviato una  campagna itinerante per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento aprendo anche una raccolta di adesioni su internet, per questo diciamo che non ci sfugge la necessità di risparmiare e riorganizzare. Laddove vi è una sovrapposizione di competenze, laddove vi è una duplicazione di centri di spesa, laddove vi è spreco di uomini e mezzi è giusto riorganizzare. Ciò che non comprendiamo, al contrario, sono le sforbiciate fatte senza criterio e senza programmazione. Ciò a cui ci opponiamo fermamente, sono i tagli che indeboliscono il sistema cancellando presidi unici per competenza e formazione. Questo sconsiderato progetto di “riorganizzazione” dell’apparato della sicurezza purtroppo toccherà da molto vicino e drammaticamente anche la nostra provincia”.

Continua Meloni: “Mentre da un lato, per esempio, stiamo lottando affinchè il Commissariato di P.S. di Cesena venga trasferito all’interno del CAPS (dove lo spazio non manca) per far risparmiare alle tasche dei contribuenti decine di migliaia di euro ogni anno di affitto (provate a calcolare quanto renderebbe lo stesso stabile se immesso sul mercato privato degli affitti!) l’idea della Direzione Centrale è quella di chiudere la Sezione di Polizia Postale di Forlì.  Ma qual è il reale risparmio che una operazione del genere determinerebbe? Ve lo diciamo noi. Nullo. Quale sarebbe l’impatto sull’attività di contrasto al crimine con particolare riferimento a quello perpetrato con il mezzo informatico? Drammatico”.

“Non esiste specificità analoga, non esiste competenza analoga, non esiste emergenza analoga da fronteggiare. Eppure? Eppure la si taglia. Si taglia un ufficio che, attualmente, in quanto a spese di gestione non costa nulla. Anzi si taglia sprecando. Sprecando gli uffici che dall’Ente Poste erano già stati predisposti in Via Bertini e che attendevano solo di essere occupati dagli appartenenti alla Postale di Forlì. Lavori eseguiti per nulla. Si elimina un presidio che svolge una meritoria attività di contrasto ai crimini informatici e una importante attività di prevenzione ed informazione che viene fatta nelle scuole. La Polizia Postale, la polizia del futuro, in tutta Italia passerà dagli attuali 101 presidi a soli 27! Ma, la vera domanda, oggi è: a chi giova tutto ciò? Alle casse dello Stato? Non crediamo. Valutiamo assolutamente irrisorio il risparmio conseguente a questa chiusura”.

“Purtroppo il vero motivo che sottintende questa come le altre chiusure è uno solo. Oggi con il turnover del personale al 55% (per 100 poliziotti che vanno in pensione se ne assumono solo 55) nasce la necessità di  recuperare del personale. Ed ecco, purtroppo, l’idea. Tanto semplicistica, banale quanto dannosa e pericolosa. Se non c’è più personale si chiudono gli Uffici. Siamo di fronte ad un reale taglio della sicurezza che nulla ha a che vedere con una reale razionalizzazione  dell’apparato finalizzato al raggiungimento della massima efficienza. Il nostro appello, quindi, va alla politica locale e nazionale affinchè si faccia portavoce di una reale esigenza di sicurezza. Se arretriamo, se ci ritiriamo, se ci nascondiamo non potremo fare altro che soccombere”.

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