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Cronaca

Tariffe sui rifiuti, l'assessore: "Tuteliamo i cittadini"

"Innanzitutto - spiega - è necessario ricordare che tra le voci che incidono maggiormente in questa differenza vi è un elevatissimo numero di abbandoni, con circa 28mila interventi in provincia"

Critiche delle associazioni di impresa e delle istituzioni ad Hera per l'uso del massimo ribasso d'asta nella valutazione degli appalti e nella gestione dei rifiuti una differenza di oltre 8 milioni tra ricavi e costi. “Ritengo che l'amministrazione comunale debba cercare di tutelare i propri cittadini e il tessuto imprenditoriale del nostro territorio con proposte concrete come quelle avanzate all'assemblea dei sindaci di ATO di venerdì”. L'assessore comunale all'ambiente, Alberto Bellini 'mette i puntini sulle i'.

“Innanzitutto – spiega - è necessario ricordare che tra le voci che incidono maggiormente in questa differenza vi è un elevatissimo numero di abbandoni, con circa 28mila interventi in provincia, che costano alla collettività oltre mezzo milione di euro e non il porta a porta, per il quale i costi sono stati programmati già al termine dello scorso anno”.
 
In questo contesto, l'amministrazione comunale ha proposto ad ATO cinque linee di azione per evitare aumenti di tariffa ai cittadini e per evitare appalti al massimo ribasso, che non consentono di mantenere l'attuale qualità dei servizi, un valore prezioso, che dobbiamo difendere in particolare per la manutenzione delle nostre infrastrutture. Ecco le proposte spiegate da Bellini.

“Rendere più efficiente la gestione, continuando le operazioni di riduzione dei costi generali. Ridurre il livello (e non la qualità) del servizio per evitare costi maggiori del gettito attuale. Ad esempio, - propone Bellini - ridurre il numero di passaggi di raccolta o il numero di contenitori, dove questi non sono frequentemente utilizzati. Introdurre la tariffa puntuale per le utenze non domestiche (attività commerciali e produttive), per responsabilizzarle al massimo recupero di materiali, ed evitare grandi differenze tra costi e ricavi per una singola utenza, come rilevato in questo anno.  Introdurre meccanismi di premialità per chi conferisce nelle stazioni ecologicamente attrezzate e differenzia correttamente, e avviare una campagna di comunicazione per rendere trasparenti i costi derivanti dagli abbandoni e i vantaggi della differenziazione.  Programmare la realizzazione di impianti di recupero nel territorio, per ridurre i costi di gestione delle frazioni differenziate, ad esempio riducendo i costi di trasporto”.
 
“Tutte le azioni sono rivolte a mantenere la qualità di servizio e i costi (che sono i più bassi della regione) e a promuovere la riduzione dei rifiuti attraverso aumento di riuso e avvio a recupero. Questi sono gli obiettivi del progetto Forlì fa la differenza, che rappresenta l'unica soluzione per le difficoltà attuali”., conclude Bellini.
 
 

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