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Cronaca

Teatro anche per non vedenti e udenti: il progetto "No Limits" valica i confini

L’iniziativa porta l’audiodescrizione e il sopratitolaggio a teatro, consentendo anche alle persone non vedenti, ipovedenti e non udenti di apprezzare questa antica e nobile arte

Con la stagione teatrale ai nastri di partenza è prevista una serie di spettacoli (32 pièces teatrali) supportati da audiodescrizione e sopratitolaggio per spettatori non vedenti, ipo vedenti e non udenti: “Un invito al teatro. No Limits”, promosso dal Comune di Forlì, dal Centro Diego Fabbri di Forlì, dal Dipartimento di Interpretazione e Traduzione (Università di Bologna sede Forlì), da UIC - sezione Forlì-Cesena, grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna e con il coinvolgimento dei Comuni di Cesena, Sarsina e Cattolica, è un progetto unico in Italia che vede Forlì città caposcuola e che consente agli utenti di riferimento di accedere pienamente all'intera stagione teatrale di prosa. Da quest'anno il progetto si estenderà a tutto il territorio regionale, grazie alla collaborazione con l'Associazione Ater (Associazione teatrale Emilia Romagna), coinvolgendo i teatri “Boiardi” di Scandiano, “Magnani” di Fidenza, "Asioli" di Correggio, “Laura Betti” di Casalecchio, “Mac Pazieri” di Pavullo, Comunale di Russi. Oltre alle suddette strutture, partecipano al progetto il teatro “Duse” di Bologna, lo “Stabile” di Torino e il teatro “Fortuna” di Fano. "Iniziative come queste - ha commentato l’assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Massimo Mezzetti - nobilitano ulteriormente le nostre ricche stagioni teatrali e lo stesso concetto di cultura. Voglio complimentarmi con gli organizzatori e garantire che continueremo a sostenere un’idea di fruizione universalistica, assecondandone l’espansione verso altre strutture teatrali che vogliano aderire a un progetto che è un vanto per l’Emilia-Romagna".

L’iniziativa porta l’audiodescrizione e il sopratitolaggio a teatro, consentendo anche alle persone non vedenti, ipovedenti e non udenti di apprezzare questa antica e nobile arte. “Un invito al teatro. No Limits” esordisce al Teatro Diego Fabbri nel 2011, con lo spettacolo “Processo a Gesù” di Diego Fabbri, con una ottima affluenza di pubblico; un riscontro confermato anche nelle edizioni successive. Tramite il supporto dell’audiodescrizione è possibile rendere “visibili” tutti quei particolari, quali dettagli scenografici, aspetto fisico e costumi dei personaggi, movimenti degli attori ed espressioni del volto che costituiscono le componenti fondamentali e significative del lavoro teatrale. L’audiodescrizione viene arricchita da informazioni storico-culturali e critico letterarie, che possono aiutare nella comprensione più approfondita del significato dell’opera. 

WhatsApp_Image_2017-08-02_at_23.01.43Il servizio viene effettuato dotando il pubblico non-vedente e ipo vedente di cuffie wireless, collegate alla sala di regia, dalla quale una voce narrante accompagna gli utenti lungo lo sviluppo narrativo dello spettacolo. Il testo dell’audiodescrizione si integra con il copione teatrale, senza mai sovrapporsi ai dialoghi e alla colonna sonora. La sopratitolazione invece, evidenzia i dialoghi, riportando anche le intonazioni della voce, i dettagli sonori e musicali dell’opera, in modo da restituirne pienamente il significato. I sopratitoli vengono proiettati su uno schermo posizionato nella parte superiore del palco, ben visibile al pubblico, senza che interferisca con le scenografie. Grazie a un videoproiettore, collegato a un pc, un operatore proietta i sopratitoli dal vivo, mutuando una tecnica ormai in uso da anni nei film festival. I sopratitoli vengono realizzati rispettando le esigenze del pubblico cui sono destinati, tenendo in considerazione tutti i criteri di visibilità, leggibilità, comprensibilità e coesione sintattica, il tutto attenendosi fedelmente al testo teatrale.

Grazie al recente accordo tra il Centro Diego Fabbri e l'Associazione di volontariato Sintonia di Forlì si è costituita una rete di cittadinanza attiva (giovani e volontariato) al fine di promuovere e valorizzare il volontariato, anche in ambito culturale, come risorsa di crescita individuale e collettiva. Con l'attivazione di percorsi di informazione e formazione, si intende avvicinare le giovani generazioni, e non solo, al volontariato, promuovere l'assistenza ai soggetti appartenenti a categorie protette, abbattendo il pregiudizio nei confronti della disabilità e sostenere le azioni culturali. L'obiettivo è "fornire alle persone non vedenti e ipovedenti un aiuto concreto per raggiungere e accedere alle strutture culturali, consentendo loro di usufruire pienamente di tutti gli eventi audiodescritti".

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