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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Facendo teatro i pazienti psichici trovano benessere e qualità della vita, Forlì tra i primi in Europa ottiene 250mila euro

Si chiama “Dream Theatre” il progetto europeo, finanziato dalla Commissione europea, di cui Forlì, con il Centro Diego Fabbri, è capofila insieme all’Ausl Romagna

Il teatro come terapia per i pazienti psichiatrici. Si chiama “Dream Theatre” il progetto europeo, finanziato dalla Commissione europea, di cui Forlì, con il Centro Diego Fabbri, è capofila insieme all’Ausl Romagna. Un progetto innovativo, che coinvolge anche Polonia, Spagna, Islanda e Serbia, con l’obiettivo di creare un gruppo di lavoro transnazionale “sperimentale”, in grado di mettere a punto il primo modello di riabilitazione di pazienti affetti da disagio psichico attraverso tecniche di teatro terapia, allo scopo di migliorarne la qualità della vita e il benessere emotivo. E che avrà il suo inizio ideale mercoledì, con il primo incontro tra partner europei nel ridotto del Teatro Diego Fabbri. 

Un’attività, condensata nel progetto europeo che, da anni, il Centro Diego Fabbri porta avanti in collaborazione con il Centro diurno “Ulisse” del Dipartimento di salute mentale di Forlì - U.O. Psichiatria dell’AUSL Romagna e che, nel tempo, ha portato alla formazione della compagna teatrale “Il Dirigibile” di cui fanno parte una ventina di pazienti, tra i 18 e i 50 anni, insieme agli operatori sanitari, sotto la guida di un regista teatrale professionista. 

“Con questo progetto - spiega Paolo De Lorenzi, direttore del Centro Diego Fabbri - vogliamo mettere in comune, anche con altri paesi europei, le esperienze maturate nel percorso riabilitativo dei pazienti, con lo scambio di buone pratiche nel trattamento di questo tipo di problematiche. E’ necessaria una formazione specifica sia per gli operatori sanitari in campo teatrale, sia per gli operatori teatrali nelle dinamiche della salute mentale, e di questo ci occuperemo”. Interamente finanziato dalla Commissione europea per un importo di 250 mila euro, il progetto che si colloca all’interno del programma Erasmus +, avrà la durata di due anni e sarà gestito in collaborazione con la società Argo, che si occupa di progettazione europea. Da sottolineare che, dei 238 progetti presentati, solo 18 sono stati approvati, tra cui quello di Forlì.

Da quest’anno, poi, il Centro Diego Fabbri, nell’ambito del protocollo d’intesa siglato con la Regione e a cui partecipano i Dipartimenti di salute mentale dell’Emilia-Romagna, avrà il compito di coordinare tutte le attività in ambito teatrale che coinvolgono gli utenti dei centri che, ogni anno, portano in scena spettacoli inseriti nei cartelloni dei teatri emiliano romagnoli. 

“Il teatro permette di riappropriarsi di un ruolo e di una identità sociale e professionale che le persone affette da disagio psichico tendono a perdere - spiega Valentina Belli, responsabile del Centro diurno Ulisse -. Negli anni, abbiamo potuto toccare con mano che l’esperienza teatrale è una tecnica riabilitativa molto efficace nel recupero e nel reinserimento nel mondo del lavoro e delle relazioni. E’ un’attività clinica, non solo culturale”.  Un’attività molto importante per il Centro “Ulisse” che, durante e dopo la pandemia, ha visto crescere di circa il 20%, in linea con il dato nazionale, i casi di disagio legato a disturbi dell’umore, fobie e sintomi depressivi. 

“Il teatro - continua la responsabile - permette di integrare aspetti cognitivi ed emotivi e di superare il pregiudizio della società nei confronti di chi vive un disagio psicologico”. 
Nel progetto saranno coinvolti anche due istituti scolastici superiori di Forlì, il Liceo Classico e l’ITI Marconi, con la realizzazione di laboratori teatrali misti - formati da studenti e pazienti - guidati da un regista professionista a partire dal mese di febbraio. 

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