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Cronaca

Ben 300 punti della città sotto l'occhio delle telecamere di sicurezza: partiti i lavori

A regime sarà un progetto che permetterà la sorveglianza di oltre 300 “fuochi”, come vengono chiamati tecnicamente, in altre parole 300 inquadrature su altrettanti punti della città

A regime sarà un progetto che permetterà la sorveglianza di oltre 300 “fuochi”, come vengono chiamati tecnicamente, in altre parole 300 inquadrature su altrettanti punti della città controllati da una telecamera di videosorveglianza del Comune. I primi lavori sono già partiti e il grosso dell'infrastruttura, già finanziata, sarà realizzata nel corso del prossimo anno. A presentare il maxi-progetto sono stati il sindaco Davide Drei e l'assessore alla Sicurezza Marco Ravaioli. 

La realizzazione di un sistema di telecamere che sorveglierà tanto la frazioni quanto gli svincoli della tangenziale o i principali viali del traffico cittadino, fino al cuore del centro storico in chiave anti-degrado, non sarà l'unico provvedimento per la sicurezza. Lo spiega il sindaco: “Per dare un inquadramento organico sugli investimenti sulla sicurezza a Forlì, per un ammontare di oltre due milioni di euro,  si coglie l'occasione dell'avvio dei cantieri per il sistema di videosorveglianza, ma bisogna ricordare anche il rafforzamento dell'organico della polizia municipale per il presidio del territorio e il varo, a breve dopo l'approvazione in Consiglio Comunale, dell'aggiornamento del regolamento di polizia urbana, dopo 50 anni, per non dover intervenire sempre con procedure di urgenza e prevedere così anche misure come il 'daspo urbano'. Inoltre c'è il progetto 'Unione Sicura',  che vede la partecipazione dei cittadini dal momento che, pur nelle prerogative delle forze dell'ordine, non è totalmente delegabile la sicurezza”.

Piano telecamere, la presentazione

Ma sarà l'arrivo delle telecamere di videocontrollo la vera novità per Forlì: un progetto da due milioni di euro circa, con numerose telecamere disseminate nella città, con 300 punti dell'area urbana controllati in continuo e in automatico. I tecnici del Comune spiegano che il conto delle telecamere, con le nuove tecnologie, non è più significativo in quanto i dispositivi più evoluti permettono di sorvegliare più 'fuochi' con una sola telecamera. “Sono in corso ora i cantieri e tra qualche mese vedremo le prime in attività”, spiega l'assessore Ravaioli. L'assessore alla Sicurezza fuga i dubbi: “Non si speculi sul fatto che saranno strumenti per fare cassa in quanto non sono omologate per fare multe con sistemi automatici (come Mercurio, ndr)”.

Il sindaco: "La più grossa risposta per la sicurezza della città" - VIDEO

Le frazioni

Il sistema sarà basato su un sistema di cerchi concentrici. Si parte dal più ampio, l'anello più periferico,quello delle frazioni. Lavori per circa 200mila euro sono già in corso per realizzare l'infrastruttura di telecamere nelle zone di Villafranca, San Martino in Villafranca, Carpinello e Carpena. Per quest'anello sono previsti in totale 500mila euro per dare più sicurezza a 14 frazioni del forese forlivese. 

La periferia e la tangenziale

Questo anello, come per quello più interno della periferia forlivese, sarà un sistema di 'Targa system': le telecamere monitoreranno le targhe dei veicoli in transito, individuando ad esempio auto rubate o ricercate, ma anche veicoli privi di assicurazione o di revisione. Saranno un utile strumento per le indagini delle forze dell'ordine, in quanto tutti gli assi viari principali finiranno sotto questo grande occhio. Il secondo anello, quindi, sorveglierà per esempio il casello autostradale, le vie di accesso alla città, la tangenziale e i suoi svincoli, per un totale di 900mila euro di costo e 40 telecamere in funzione. Questo sistema genererà una grande mole di dati che saranno convogliati nella centrale operativa della Polizia Municipale e che avviserà in tempo reale sul passaggio di veicoli sospetti permettendo così alle pattuglie su strada di effettuare accertamenti che quindi saranno sempre “manuali” e non in automatico. Stesso discorso per i mezzi pesanti che entreranno senza autorizzazione nell'area urbana della città (come per esempio avviene in via Cava, al centro di una recente petizione). Anche in quel caso tali mezzi “accenderanno una spia” che permetterà eventualmente un controllo della pattuglia nel frattempo giunta sul posto. “Tale sistema sarà un'ossatura di base che si potrà ampliare, a costi moderati, anche per i piccoli comuni dell'Unione che vorranno aggregarsi”, spiega Ravaioli.

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Il centro storico

Il terzo anello, più centrale, per 500mila euro di costo, sarà invece finalizzato al controllo di sicurezza e anti-degrado nelle aree più a rischio, come il centro storico, corso Mazzini, piazza Saffi, via Regnoli, il chiostro di San Mercuriale ed ora, grazie ad un ulteriore finanziamento di questo mese di 60mila euro da parte della Regione, anche l'area dei Portici. Anche in questo caso, con l'anticipazione dei lavori dopo l'aggressione che ha destato scalpore in mezzo alla folla durante l'ultimo 'Mercoledì del cuore', alcuni cantieri partiranno entro la fine dell'anno. A queste telecamere si sommeranno poi i 7 varchi realizzati con scopo non sanzionatorio nel progetto 'Mercurio', anch'essi con utilizzo di 'Targa System'. In questo maxi-progetto sarà anche “salvata” quella parte di telecamere attualmente già operativa, con tecnologie precedenti (circa una sessantina di telecamere, di cui 40 a norma). 

Regolamento di polizia urbana

A tutto questo si somma “il rinnovamento del regolamento di polizia urbana, ci abbiamo lavorato un anno con tutti i servizi del Comune”, spiega Ravaioli. “Tale regolamento, come è ovvio, non  introduce pene o fatti-reato, ma serve a sanzionare le violazioni ad alcune regole di convivenza, non si speculi quindi sulla sua funzione repressiva di episodi di criminalità, dato che per quello c'è il codice penale. Nel regolamento viene previsto anche il 'daspo urbano', un ordine di allontanamento da determinati luoghi a rischio”. Per quanto riguarda la Polizia Municipale, conclude il neo-comandante Daniele Giulianini, “dal primo gennaio si potranno aggiungere una decina di unità senza vincoli normativi, con una sostituzione totale del turn-over, a differenza delle altre assunzioni in Comune, a cui si aggiungono 8 unità a tempo determinato già assunte il primo luglio per sei mesi”. Attualmente il personale della Polizia Municipale ammonta a 130 unità per tutta l'Unione, di cui 104 in forza al Comune di Forlì”.

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