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Cronaca

Un sostegno morale, la Diocesi attiva il telefono amico "Un cuore che ascolta"

La Diocesi precisa che un "Un cuore che ascolta" non fornisce informazioni o risposte a bisogni concreti come spesa a domicilio, consegna di farmaci, perché questi servizi sono già attivati da altre realtà

La diocesi di Forlì-Bertinoro, sull’esempio di quella di Bergamo, attiva “Un cuore che ascolta” un servizio di consulenza telefonica, spirituale e psicologica, in collaborazione Ucipem, Consultorio familiare cittadino, con l’associazione Parole Diverse e con La Rete Magica e con la disponibilità di sacerdoti e laici per quanto riguarda la spiritualità. E’ possibile contattare una segreteria (cell. 371.4344624, ogni giorno dalle 9.00 alle 21.00) che raccoglierà e vaglierà le diverse richieste, indirizzando poi ai numeri telefonici disponibili per l’ascolto psicologico o al numero di un sacerdote per quanti cercano un accompagnamento spirituale.

"Il servizio - spiega il vicario generale della diocesi, monsignor Pietro Fabbri - è rivolto a coloro che in questo momento avvertono più impellenti le domande di senso, il bisogno di un conforto spirituale, la necessità di un confronto della fede, la condivisione della preghiera. Ci rivolgiamo inoltre a coloro che sentono il bisogno di un supporto psicologico e che stanno vivendo questo momento di emergenza con difficoltà sia perché appesantiti dal contesto sociale, che crea tensione, sia perché stanno vivendo in prima persona la preoccupazione per sé e per i propri cari (quarantena, ricovero e lutto). Infine agli operatori socio-sanitari o lavoratori costretti ad esercitare la loro professione in situazione di rischio o in condizione emotivamente pesante". La Diocesi precisa che un "Un cuore che ascolta" non fornisce informazioni o risposte a bisogni concreti come spesa a domicilio, consegna di farmaci, perché questi servizi sono già attivati da altre realtà.
 
 

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