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Cronaca

Tenta d'inquinare le prove per difendere il figlio ladro: anche il padre finisce nei guai

L'episodio, avvenuto verso la fine di ottobre in città, aveva visto protagonisti tre personaggi

Padre e figlio, commercianti di veicoli di origine rumena, residenti nel ferrarese, sono stati indagati rispettivamente per "favoreggiamento personale" e per "rapina impropria" in concorso con ignoti, all’esito delle attività di accertamento conseguenti ad un episodio avvenuto verso la fine di ottobre in città, che aveva visto protagonisti tre personaggi sorpresi e messi in fuga da un cittadino forlivese mentre stavano sottraendo una ruota da un’auto in sosta.

La Polizia è intervenuta il 20 ottobre, in via Balzella, a seguito di una segnalazione al 113 poco dopo le 14, con la quale un residente, in modo concitato, aveva riferito di tre individui appena fuggiti dopo essere stati sorpresi mentre stavano smontando la ruota della sua auto, parcheggiata lungo la via. I tre, al sopraggiungere del proprietario dell’auto, l’hanno anche pesantemente minacciato, lanciandogli contro un oggetto e facendolo cadere a terra con una spinta prima di dileguarsi velocemente. La vittima, all’arrivo delle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura, ha fornito una descrizione abbastanza precisa di quelle tre persone, tutti giovani e dall’aspetto straniero, probabilmente dell’est Europa.

Durante le attività di perlustrazione finalizzate al rintraccio dei fuggitivi, la Volante si è imbattuta in un testimone che aveva notato quei soggetti a bordo di un’auto dello stesso modello di quello della vittima, che era stata lasciata in sosta poco distante. Il veicolo era apparentemente parcheggiato in modo regolare, ma presentava il cerchio danenggiato ed il pneumatico forato. Gli agenti hanno intuito che lo “strano” tentativo di furto, poi sfociato in rapina impropria, fosse proprio da ricondurre alla necessità di sostituire quella ruota, così hanno sequestrato l’auto.

In un primo momento non è stato facile identificare il conducente poiché l’ultimo intestatario ne aveva dichiarato la perdita di possesso al Pra; ciò nonostante, ricostruendo i vari passaggi di proprietà e analizzando alcune carte presenti all’interno dell’abitacolo, i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno tratto una rosa di nomi da sottoporre alla parte offesa ad alcuni testimoni, che hanno poi riconosciuto l’autore materiale del tentativo di rapina in un giovane 28enne rumeno, residente a Jolanda di Savoia, nel ferrarese, il cui padre esercita attività di commercio di veicoli e che risultava essere l’ultimo della catena nei vari passaggi di mano dell’auto.

Quest’ultimo, presentatosi alla Questura di Forlì, ha invano cercato di sviare le indagini, affermando di avere lasciato lui l’auto in sosta nel luogo dove era stata sequestrata, dopo avere danneggiato la ruota durante la circolazione, naturalmente affermando di non essere a conoscenza di quanto accaduto dopo e di non conoscere quei tre personaggi descritti dalla vittima e dai testimoni che, a suo dire, erano dei perfetti sconosciuti, anzi, tra essi certamente non vi era il figlio, a suo dire all’estero per la consegna di veicoli in esportazione.

Per questo suo tentativo di inquinare le prove è scattata contro di lui una denuncia per favoreggiamento personale, mentre al figlio, riconosciuto dai testimoni, è stata imputata la rapina impropria. Le indagini dovranno ora individuare gli altri due soggetti riusciti a fuggire, probabilmente coetanei del ragazzo denunciato.

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