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Cronaca Bertinoro / Via Costalunga

Sei coltellate contro il buttafuori del Diamond Club: 35enne arrestato per tentato omicidio

M.V., 35 anni, disoccupato di Capocolle, è stato arrestato con le accuse di lesioni aggravate, porto di oggetti atti ad offendere, minacce e tentato omicidio

Ubriaco ha cercato di entrare ad una festa in corso al circolo privato DiamondClub di Bertinoro di via Costalunga, meglio conosciuto col suo vecchio nome, il Nikita. "Respinto", ha colpito con una testata il buttafuori che l'ha accompagnato nel cortile esterno. Poi non pagato ha tirato fuori un coltello da cucina, colpendolo più volte, ferendo anche un uomo corso in aiuto dell'addetto alla sicurezza. M.V., 35 anni, disoccupato di Capocolle, è stato arrestato con le accuse di lesioni aggravate, porto di oggetti atti ad offendere, minacce e tentato omicidio.

L'indagato è stato associato al carcere di Forlì a disposizione della magistratura (pubblico ministero Marilù Gattelli). Fondamentali per il lavoro degli inquirenti le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Martedì si è svolto l'interrogatorio di garanzia. L'episodio si è consumato nella nottata tra venerdì e sabato. Erano circa le 2 quando il 35enne si è presentato al circolo privato, dove era in corso una festa. Annebbiato dai fumi dell'alcol, ha cercato di entrate, ma non essendo membro del circolo è stato invitato ad uscire.

Tentato omicidio davanti al club

L'uomo non ne voleva sapere. A quel punto è intervenuto un buttafuori, un forlivese di 51 anni, che lo ha accompagnato nel cortile. Qui M.V. ha colpito con una testata l'addetto alla sicurezza. La situazione è degenerata in una collutazione. Ma il peggio doveva ancora arrivare. Da una tasca, infatti, il 35enne ha tirato fuori un coltello da cucina, con manico da 11 centimetri e lama da 8. E per sei volte ha colpito il "rivale" all'altezza del capo e di un braccio. Un fendente ha raggiunto all'altezza del basso ventre anche un 60enne lughese, intervenuto in soccorso del buttafuori, che è riuscito a spezzare la lama dell'arma.

L'aggressore è stato quindi immobilizzato e arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Meldola, al comando del capitano Marco Passarelli. L'addetto alla sicurezza del locale è stato trasportato all'ospedale "Maurizio Bufalini" di Cesena. I medici gli hanno riscontrato la perforazione e lesioni al lobo dell'orecchio destro, ma anche ferite alla gola, con i fendenti che per questione di millimetri non hanno raggiunto la carotide, e torace. Sono serviti ben quaranta punti per saturare le ferite. Il malcapitato è stato dimesso con una prognosi di quindici giorni. E' stato giudicato guaribile in dieci giorni invece il lughese.

Per l'aggressore si sono aperte le porte del carcere della Rocca. Unico precedente alle spalle una denuncia per guida in stato d'ebbrezza. Fa uso di psicofarmaci. Presumibilmente il mix di alcol e medici hanno innescato il comportamento violento dell'uomo. Ora dovrà rispondere di vari capi d'imputazione: tentato omicidio premeditato (è uscito di casa col coltello), lesioni aggravate, porto di oggetti atti ad offendere, minacce.

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