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Cronaca

Terremoto, nessun danno in Romagna. Tanta la paura

La fortissima scossa di terremoto delle 4.04 di magnitudo 5.9 Richter, localizzata a 10,1 chilometri di profondità nella zona di San Felice sul Panaro, non ha causato danni in Romagna

L'impressione è di quelle che portano spontaneamente a dire "ci è andata bene". La fortissima scossa di terremoto delle 4.04 di magnitudo 5.9 Richter, localizzata a 10,1 chilometri di profondità nella zona di San Felice sul Panaro, non ha causato danni in Romagna. E' in corso una verifica di stabilità al carcere di Ravenna per un cornicione. Sono state tantissime le chiamate al 115, più che altro per aver informazioni sulla scossa.

Il terremoto è stato percepito in tutta la regione e sul nord Italia a causa della bassa profondità dell'epicentro. Sia in provincia di Forlì-Cesena che nel Riminese non si sono verificati danni. Il centralino del 115 è stato rovente più che altro per chiedere consigli e norme di comportamento. Da Forlì è partito l'ingegner Egido Marchione, che ha raggiunto la provincia di Ferrara, la più colpita dalla scossa.

E il ferrarese che conta il maggior numero di crolli e purtroppo morti. A Bondeno ha perso la vita un operaio marocchino di 29 anni che lavorava alla Ursa, azienda di polistirolo espanso. L'uomo, secondo le prime informazioni, è stato colpito in testa da una trave. Altre due persone sono morte a Sant'Agostino, per il crollo del tetto di una fabbrica di ceramica, la Sant'Agostino Ceramica. Le vittime, Nicola Cavicchi e Leonardo Ansaloni.

Sempre a Sant'Agostino è anche crollato un campanile. A San Felice sul Panaro, in provincia di Modena, è andata giù la torre della rocca. Un'altra torre è crollata a Finale Emilia, dove è stata evacuata anche una casa per anziani. Dai vari Comandi Provinciali dei Carabinieri sono stati attivati i servizi di soccorso e di verifica delle  necessità della popolazione. Due elicotteri hanno sorvolato le province di Modena e Ferrara allo scopo di verificare situazioni critiche per segnalarle ai Comandi territoriali.

Due squadre di soccorso sono state approntate e inviate a Finale Emilia e a Cento. Nelle squadre è presente anche personale sanitario dell’Arma.  In tutta la regione in moltissimi si sono riversati in strada. La scossa è stata di tipo sussultoria ed è durata quasi una vendita di secondi. Inoltre, sono stati inviati anche contingenti di militari dei battaglioni mobili, per garantire una copertura delle aree colpite per tutti i necessari servizi di vigilanza e supporto alle operazioni di soccorso e messa in sicurezza: 30 a Ferrara e 20 a Modena. Ad essi si aggiungono 2 unità cinofile che  supporteranno le squadre di soccorso.

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