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Cronaca

Triduo pasquale col rito della lavanda dei piedi, con operatori e assistiti Caritas

Il Triduo pasquale è l'annuale celebrazione della Pasqua in tre giorni, vi si fa memoria della Passione, Morte e Risurrezione di Cristo

Il Triduo pasquale è l'annuale celebrazione della Pasqua in tre giorni, vi si fa memoria della Passione, Morte e Risurrezione di Cristo. Pertanto sono giorni – come ha detto il vescovo Livio Corazza – “in cui viviamo dentro questo mistero di amore e di misericordia nella sua estrema attualità”. Inoltre, “rinnoviamo profondamente il nostro patto d’amore accogliendo la testimonianza di un Dio che si è fatto uomo, è morto in croce per noi, e ci ha indicato la strada”.
 
Così, in una Cattedrale gremita, si è celebrata giovedì alle 20.30 la messa “in coena Domini”, presieduta dal Vescovo. Dopo l’omelia ha avuto luogo la lavanda dei piedi, con operatori e assistiti Caritas: “un segno forte e potente nella sua facilità – come lo ha definito il Vescovo – un gesto significativo e incoraggiante”. Monsignor Livio Corazza ha ricordato che “siamo invitati a essere al servizio degli altri” in quanto “questa è la caratteristica del cristiano”. E proprio in un momento così forte “sembra che tutto sia finito ma in realtà viene dato un segnale di speranza”, poiché “è questo che vuole il Signore: guardare con fiducia e speranza anche se non è sempre facile”. Con il “gesto così semplice ma coinvolgente” della lavanda dei piedi possiamo rivivere “la gioia del dono”, così “potremo salvare noi stessi e l’umanità, e vincere la morte con la vita”. La preghiera, dunque, è “di lasciarci contagiare dal Suo amore e dalla Sua misericordia, qui e in tutta la nostra vita”.
 
L’intensità del momento liturgico è scandita da altri segni che accompagnano i riti fino alla veglia pasquale: il crocifisso all’altare maggiore è velato da un tessuto violaceo, l’acqua viene tolta dalle acquasantiere, le campane suonano un’ultima volta poi vengono legate. Come di consueto, inoltre, al termine della messa è stato spogliato l’altare maggiore e in processione Vescovo, sacerdoti e diaconi hanno accompagnato il Santissimo Sacramento nell’omonima cappella. È stato possibile proseguire in preghiera e nel silenzio con l’adorazione eucaristica fino alle 23. 
 

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