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Cronaca Forlimpopoli

Truffatori scatenati, anziani nel mirino: ma i malviventi trovano pane per i loro denti

Tre i tentativi segnalati ai Carabinieri della Compagnia di Meldola, al comando del capitano Fillippo Cini

Il bersaglio è sempre lo stesso. Gli anziani. Ma i "nonnini", grazie anche alle campagne informative dei Carabinieri del comando provinciale di Forlì-Cesena, si dimostrano sempre più attenti a non cadere nel tranello. Ed è quanto accaduto mercoledì mattina nel Forlivese. Tre i tentativi segnalati ai Carabinieri della Compagnia di Meldola, al comando del capitano Fillippo Cini. Nel primo una donna ha alzato la cornetta, spacciandosi per la figlia della vittima, riferendo che aveva bisogno di denaro. La vittima non è caduta nel tranello, interrompendo la telefonata. Nel secondo tentativo di raggiro è entrato in azione un finto carabiniere: l'anziana ha passato il telefono alla figlia e l'interlocutore non ha esitato a buttare giu. Nel terzo tentativo, questa volta nel Meldolese, una signora ha cercato di estorcere circa 7mila euro. Ma la truffa non ha avuto esito. Gli anziani hanno contattato il 112, fornendo indicazioni agli operatori dell'Arma, che hanno suggerito come comportarsi in questi casi, ribadendo il concetto di contattare sempre le forze dell'ordine.

I consigli

Un decalogo "in pillole" suggerito dall'Arma può esser utile: non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa. Diffidare degli estranei che vengono che si presentano in orari inusuali, soprattutto se si è soli soli in casa; non mandare i bambini ad aprire la porta; e comunque, prima di aprire la porta, controllare lo spioncino e, se si ha di fronte una persona che non si è mai vista, aprire con la catenella attaccata. In caso di consegna di lettere, pacchi o qualsiasi altra cosa, è suggerito chiedere che vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino di casa. Se bisogna firmare una ricevuta è suggerito aprire con la catenella attaccata; e prima di farlo entrare, accertarsi della sua identità ed eventualmente farsi mostrare il tesserino di riconoscimento.

Nel caso in cui ci sono ancora dei sospetti o c'è qualche particolare che vi convince, è suggerito telefonare all'ufficio di zona dell'Ente e verificare la veridicità dei controlli da effettuare. Attenzione a non chiamare utenze telefoniche fornite dagli interessati perché dall'altra parte potrebbe esserci un complice. E' consigliato tenere a disposizione, accanto al telefono, un'agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità (Enel, Telecom e altri) così da averli a portata di mano in caso di necessità. Inoltre non dare soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati di vario tipo. Utilizzando i bollettini postali si avrà un sicuro riscontro del pagamento effettuato. Mostrare cautela nell'acquisto di merce venduta porta a porta. E nel caso si apra la porta ad uno sconosciuto e, per qualsiasi motivo, ci si sente a disagio, non bisogna perdere la calma. Occorre invitarlo ad uscire, dirigendosi con decisione verso la porta. Aprire la porta e, se è necessario, e ripetere l'invito ad alta voce: "Cercate comunque di essere decisi nelle vostre azioni", informa l'Arma.

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