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Cronaca

"Mi hai investito, dammi 130 euro": truffatore dei parcheggi in manette

Una truffa sempre più frequente, per cui è bene conoscerla e diffidare. Dopo la comune "truffa dello specchietto rotto", nei parcheggi ci sono ora in giro truffatori che agiscono con una modalità ancora più "odiosa"

Una truffa sempre più frequente, per cui è bene conoscerla e diffidare. Dopo la comune “truffa dello specchietto rotto”, nei parcheggi ci sono ora in giro truffatori che agiscono con una modalità ancora più “odiosa”: si buttano a terra dietro auto in uscita a bassissima velocità dai parcheggi e fingono un investimento che non c'è stato. Quindi chiedono denaro per non chiamare le forze dell'ordine e non avere quindi conseguenze “legali” sulla patente e sul premio dell'assicurazione. I carabinieri invitano tutti coloro che si sono trovati di fronte a simili episodi di segnalarlo prontamente.

Questa volta al presunto truffatore è andata male e sono scattate le manette. E' accaduto nel parcheggio del pronto soccorso nel pomeriggio di lunedì, intorno alle 16. Vittima è stata una lavoratrice dell'ospedale che era uscita dal lavoro e aveva appena messo in moto. Neanche aveva messo la marcia indietro che la donna sente una forte botta sulla carrozzeria dietro e vede un giovane per terra che sosteneva di essere stato colpito dall'auto in manovra. Ne nasce un parapiglia: con la povera malcapitata che spiegava di non essersi nemmeno spostata con il suo veicolo e il truffatore che, invece, urlava e minacciava di chiamare le forze dell'ordine, con le conseguenti azioni legali successive, tra cui il rischio di perdere punti della patente e di vedersi rincarato il premio dell'assicurazione.

Alla fine il soggetto chiede 130 euro a titolo di risarcimento per un cellulare rotto, che mostra, e per chiudere l'episodio. La vittima in questo caso purtroppo cade nel tranello e consegna il denaro, anche perché l'aggressione verbale, ha poi spiegato, era molto forte, tanto che avverte un mancamento durante l'alterco. Il “giochino” per fortuna è stato smascherato da un passante, che interviene spiegando di aver visto la finta caduta. L'uomo allerta anche i carabinieri che intervengono con le pattuglie della Compagnia e del Nucleo radiomobile di Forlì. Prima dell'arrivo dei militari l'uomo tenta anche la restituzione del maltolto, ma ormai la truffa era stata svelata.

I carabinieri hanno così ricostruito l'accaduto e hanno proceduto all'arresto. L'uomo è risultato essere un 33enne napoletano che si sarebbe dovuto trovare agli arresti domiciliari a Forlimpopoli, in quanto poco tempo fa era finito in manette per una rapina a Rimini. Secondo quanto ricostruito dai militari, il 33enne aveva tentato la stessa truffa la stessa mattina nel parcheggio del Conad di Forlimpopoli, ma in questo caso la vittima non aveva soddisfatto la sua richiesta di denaro e anzi aveva lasciato gli estremi per lo scarico all'assicurazione. Il soggetto aveva comunicato ai carabinieri di doversi assentare dai domicliari per recarsi all'ospedale a seguito del finto investimento, ma una volta raggiunto il nosocomio non si è recato al pronto soccorso per farsi medicare (anche perché non aveva lesioni...), ma si è fermato nel parcheggio per provarci un'altra volta. Non gli è andata bene. Col coordinamento del sostituto procuratore Marilù Gattelli, i carabinieri hanno proceduto all'arresto, convalidato dal giudice Trerè. Il processo per direttissima è stato fissato ad ottobre.

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