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Cronaca

Nuove terapie: il cancro allo stomaco uccide di meno in Romagna

“Il convegno – concludono gli organizzatori – è stato molto partecipato e ha sancito un cambio di rotta nello sviluppo di una rete integrata nel territorio dell’Ausl Romagna attraverso la costituzione di un gruppo professionale multidisciplinare”

La sala Pieratelli dell'ospedale "Morgagni-Pierantoni" di Vecchiazzano ha ospitato venerdì mattina il convegno "Percorsi diagnostico-terapeutici del paziente affetto da tumore allo stomaco", che ha visto la partecipazione di moltissimi specialisti patologi, chirurghi e gastroenterologi, provenienti da tutti gli ospedali della Romagna e del territorio nazionale. Sono intervenuti Luca Saragoni, dell'Unità Operativa Anatomia Patologica, Forlì; Enrico Ricci, dell'Unità Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, e Paolo Morgagni, dell'Unità di Chirurgia Generale. La sessione si è aperta con il saluto del sindaco di Forlì, Davide Drei, del Direttore generale dell’Ausl Romagna, Marcello Tonini e del direttore scientifico dell’Irst di Meldola, prof. Dino Amadori.

Sono seguiti gli interventi dei massimi esperti sui percorsi diagnostico-terapeutici del paziente affetto da tumore allo stomaco, che hanno dato a tutti la buona notizia sui dati relativi a questa patologia. Il carcinoma gastrico rappresenta la quinta forma più comune di cancro in Europa e la Romagna ha sempre avuto il triste “primato” della più alta incidenza e del più alto rischio di casi di tumore allo stomaco in Italia insieme a pochi altri territori, ma, finalmente, siamo in grado di dare una buona notizia, che non è frutto certamente del caso. Nell’area Forlì- Cesena – Ravenna – Rimini si è ridotta l’incidenza del tumore allo stomaco, in accordo con quanto sta avvenendo su tutto il territorio nazionale. Mentre nel periodo 1987-90 si registravano in Romagna circa 1300 casi, dal 2005 al 2008 il numero è sceso a circa 800.

Di questo importantissimo successo si è parlato al convegno che si è tenuto a Forlì, che ha trattato anche degli  “ottimi successi del protocollo nazionale di studio sulla chemioterapia neoadiuvante dei pazienti inoperabili, partito proprio dal gruppo forlivese e dall’Irst di Meldola”. In pratica quei pazienti prima non operabili ora sono diventati operabili, con conseguente regressione della malattia ed un miglioramento della sopravvivenza.

Un’altra novità  presentata durante l’iniziativa, che coinvolge il Gruppo italiano di ricerca sul cancro gastrico, è lo studio molecolare del tumore gastrico, con l’identificazione di sottogruppi di pazienti con diverse caratteristiche di malattie a diversa prognosi, per indirizzare la terapia in modo più personalizzato. Questo studio multicentrico nazionale, che verrà sostenuto dal dottor Saragoni di Forlì,  avrà inizio da settembre. “Il convegno – concludono gli organizzatori – è stato molto partecipato e ha sancito un cambio di rotta nello sviluppo di una rete integrata nel territorio dell’Ausl Romagna attraverso la costituzione di un gruppo professionale multidisciplinare”.

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