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Cronaca

Un defibrillatore donato alla Procura da due aziende forlivesi

Installando defibrillatori anche in colonnine Totem di pronto utilizzo all'aperto e in luoghi aperti al pubblico, che vengono individuati da esperti e rappresentanti di ogni Comune coinvolto, con il coordinamento del 118 e della Ausl , si può realizzare una fitta rete che permetta il riconoscimento di "Comune cardioprotetto"

Due aziende forlivesi, la Star Auto Service e l’Ated 2 hanno donato un defibrillatore semi-automatico di ultima generazione, alla Procura di Forlì per dare sicurezza e garanzia di una rianimazione efficace, in caso di arresto cardiaco, nel Palazzo del Tribunale e della Procura della Repubblica di Forlì. La formazione rivolta al personale abilitato di Polizia Giudiziaria, è stata realizzata dall’Ausl territoriale di Forlì.

Medoc, per avviare il Progetto “Romagna Cardioprotetta” ha donato un defibrillatore a diversi Comuni della Romagna. Installando defibrillatori anche in colonnine Totem di pronto utilizzo all’aperto e in luoghi aperti al pubblico, che vengono individuati da esperti e rappresentanti di ogni Comune coinvolto, con il coordinamento del 118 e della Ausl , si può realizzare una fitta rete che permetta il riconoscimento di “Comune cardioprotetto”. Sicuramente i Defibrillatori andranno installati in luoghi di maggior affluenza di pubblico come ad esempio: piazze, scuole, centri sportivi, piscine, cinema, teatri, musei, discoteche, uffici postali, stazioni ferroviarie, centri commerciali, carceri, caserme, aziende,parchi divertimento, sale gioco e strutture ricreative.

A Forlì, oltre a Medoc, sono impegnati nel progetto diffusione dei defibrillatori: il Comune di Forlì, la Fondazione Cardiologica Myriam Zito Sacco, il Dipartimento Emergenza 118, il Comitato Croce Rossa e altri Enti ed associazioni.

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