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Cronaca

Una fondazione di Milano si interessa alla cultura romagnola e finanzia un volume da collezione

La fondazione Italo Zetti di Milano, specializzata nel mondo delle incisioni, ha cercato la responsabile della Biblioteca Comunale di Forlì per creare un volume illustrato

La fondazione Italo Zetti di Milano, che dal 1999 studia, sostiene e valorizza il patrimonio culturale lasciato dal pittore e incisore Italo Zetti (1913-1978), ha scommesso sulla Romagna incaricando Antonella Imolesi Pozzi, responsabile dei fondi antichi e delle raccolte Piancastelli della Biblioteca comunale di Forlì, di redigere un volume dedicato alle copertine della rivista romagnola “La Piè” realizzate con la tecnica dell’incisione xilografica.

“La moglie del grande incisore Italo Zetti mi ha cercato per realizzare questo volume in quanto mi occupo da sempre di storia dell’incisione – racconta l’autrice del volume -. L’attenzione della signora Zetti e della fondazione verso una rivista romagnola conosciuta in tutto il paese, soprattutto per le peculiari copertine xilografiche, fa capire ancora di più il valore di questo patrimonio artistico; non dimentichiamo che i più importanti xilografi del paese, infatti, erano romagnoli. Per la realizzazione del testo ho selezionato personalmente 139 immagini de La Piè provenienti da esemplari di collezioni private milanesi.”

“La Piè”, fondata nel 1920, con i suoi quasi cent’anni di vita, è la più antica e longeva rivista di cultura romagnola, oltre che uno strumento di conservazione e di divulgazione di tutto ciò che costituisce carattere e storia della Romagna. Al di là dei contenuti, uno degli elementi maggiormente caratterizzanti della rivista è rappresentato dalla copertina realizzata con incisione xilografica. Questa tecnica illustrativa si esegue incidendo una tavoletta di legno, asportando le parti che non fanno parte del disegno; una volta realizzata la matrice questa viene passata nell’inchiostro e stampata pressandola su una superficie con il torchio xilografico. La Romagna, all’inizio del Novecento, poteva vantare una lunga tradizione nell’impiego di questa tecnica, che da secoli era utilizzata per decorare tovaglie, tende, copriletti e soprattutto coperte per i buoi.

copertine de "La Piè"

“Le immagini ritratte nelle copertine de “La Piè” - spiega Imolesi Pozzi - ci raccontano una romagna della nostalgia, delle tradizioni popolari come la segavecchia e di temi che fanno parte della storia della nostra terra: una realtà povera, seriale e contadina. Si ritrovano soggetti come le azdore che preparano i cappelletti, il focolare, il galletto romagnolo, la Madonna del Fuoco, le guglie del Duomo di Forlì, Porta Schiavonia”. Il volume edito dalla fondazione Italo Zetti di Milano e scritto dalla dottoressa Imolesi Pozzi porta il titolo “La Piè, rivista di illustrazione romagnola. Copertine da collezione”. Al suo interno è illustrato dalle riproduzioni di 136 copertine e di 3 tavole fuori testo de “La Piê”, frutto di una selezione dell’autrice realizzata su esemplari provenienti da alcune collezioni private milanesi. Il volume è stampato in poche copie, non destinate al commercio, e conservate dalla fondazione Italo Zetti.

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