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Cronaca

Unione dei Comuni, i sindacati: "Fare chiarezza". Il sindaco di Tredozio: "Frassineti si dimetta"

Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, insieme alle organizzazioni di categoria Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, intervengono sul caso "Unione dei Comuni" e sulle diatribe fra i vari componenti della stessa

Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, insieme alle organizzazioni di categoria Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, intervengono sul caso "Unione dei Comuni" e sulle diatribe fra i vari componenti della stessa cercando di fare chiarezza. "L’Unione è nata appena quattro anni fa, con grandi auspici, grandi speranze e con un quadro normativo in materia di enti istituzionali che stava cambiando - commentano i sindacati - Oggi ci troviamo in una situazione di incompiutezza per alcuni aspetti e di stallo dall’altra, che non solo fanno riflettere sulla capacità di tutti i sindaci coinvolti nello svolgere il loro ruolo politico, ma pure sulla consapevolezza con cui a suo tempo sottoscrissero quella intesa. Oggi le unioni fra comuni, specie dalla regione Emilia Romagna, non sono solo apprezzate ma anche incentivate attraverso lo stanziamento di risorse economiche: venti giorni fa l’assessore regionale Emma Petitti ha incontrato tutti i sindaci dell’Unione dei Comuni del forlivese informandoli che avrebbero ricevuto ulteriori risorse per i prossimi tre anni".

Quanto sta oggi accadendo dentro l’Unione, per le organizzazioni sindacali, "non è solo un pessimo biglietto da visita per il nostro territorio, ma sta iniziando a danneggiare i cittadini che lo abitano, in quanto ne sono penalizzate le funzioni amministrative in capo all’Unione dei Comuni quali Polizia Municipale, lo Sportello Unico Attività Produttive, il rilascio delle autorizzazioni di adeguamento sismico e per i piccoli Comuni anche la promozione turistica del territorio montano, la cultura e scuola. Forse, fra poco, ne risentiranno in modo ancora più bruciante anche i dipendenti dell’unione stessa, i quali non solo da anni sono costretti a sobbarcarsi mansioni non di loro competenza, carichi di lavoro spropositati, la mancanza di dirigenti che diano le indicazioni di cosa e come svolgere le varie funzioni, ma a fine mese c’è la possibilità che si trovino senza la corresponsione della retribuzione perché manca la figura che possa firmare i mandati di pagamento. Siamo convinti che il tempo delle liti, dei dispetti e delle ripicche sia finito: è l’ora della responsabilità di tutti coloro che fanno parte dell’Unione dei Comuni del forlivese". I sindacati hanno inoltrato una richiesta di incontro ai sindaci per capire la volontà di ciascuno, "affinché facciano chiarezza sul futuro dell’Unione e per uscire dalle campagne propagandistiche e dalle sterili polemiche".

Sul tema è intervenuta anche Simona Vietina, sindaco di Tredozio: "Frassineti di fatto ci dà ragione palesando ciò che pensa davvero dell’Unione, vale a dire un ente dove solo i “grandi” contano e dove i piccoli Comuni vengono relegati al mero ruolo di “uditori” senza nessun potere o capacità decisionale. Ricordiamo a Frassineti che il sindaco di un piccolo Comune ha la stessa dignità del sindaco di un grande Comune: ma se così stanno le cose, ne prendiamo atto, valutando in tutte le sedi opportune di segnalare, a questo punto, il completo fallimento del progetto dell’Unione poiché nessun beneficio è arrivato per quei territori che avrebbero dovuto conseguire efficienza e risparmio. Frassineti, per coerenza, e visti i malumori che il suo operato sta creando, dovrebbe dimettersi come del resto ha più volte annunciato in sede di giunta".

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