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Università, Calderoni: "Non è una delibera, ma un atto di fede. Anche Irnerio, fondatore dell'Alma Mater, sarebbe perplesso"

Calderoni è stato per decenni magistrato amministrativo, fino a raggiungere l'apice in Consiglio di Stato. E le sue censure alla delibera sono state molto dure, nel suo intervento in Consiglio comunale

Se la maggioranza di centro-destra ha votato compatta la delibera che impegna fino a 11 milioni di euro per i prossimi vent'anni alla facoltà di Medicina, l'affondo più duro è stato quello di Giorgio Calderoni, consigliere di 'Forlì e Co' e candidato sindaco di centro-sinistra alle ultime elezioni. Calderoni è stato per decenni magistrato amministrativo, fino a raggiungere l'apice in Consiglio di Stato. E le sue censure alla delibera sono state molto dure, nel suo intervento in Consiglio comunale. 

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“In questa delibera non c'è nessun elemento nuovo, nessun parere terzo dell'Avvocatura dello Stato, ci è stato inoltrato via whatsapp un parere di un docente di diritto amministrativo, che reca data 9 luglio 2019 eppure mai circolato, dove non si capisce chi l'ha commissionato”. Secondo Calderoni, a fronte di un impegno di 11 milioni e 250mila euro, “un progetto non c'è, non c'è un rigo scritto su come verranno spesi questi soldi, nessuno commissionerebbe un'opera neanche ad un modesto artigiano se il preventivo fornito fosse così”.

Per Calderoni manca la documentazione: “Mancano i pareri della Regione, le bozze delle convenzioni che l'Ausl deve stipulare con l'Università, con ruolo del Policlinico di Bologna tutto da vedere. Non c'è neanche la bozza di convenzione tra Serinar e Università, andiamo a finanziare una società di servizi come Serinar, investendola del ruolo di interlocutore che parla alla pari con l'Università in nome della comunità locale forlivese”. Ed infine: “Non c'è un rigo scritto, la mia esperienza quarantennale mi fa dire che questo non è un atto amministrativo, ma un atto di fede al buio, dato che non siamo nelle condizioni di votare una variazione di bilancio a scatola chiusa. Progettiamo di spendere 11 milioni senza alcuna base. Di fronte a questo atto sarebbe perfino perplesso Irnerio, il fondatore dell'Università, che indicava l'importanza del diritto scritto, qui invece è tutto orale, tutto parole”. Ed infine: “Prendiamoci del tempo per affinare il progetto, la gatta frettolosa fa i gattini ciechi”.
 

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