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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Rocca San Casciano / Via San Francesco, 2

“Tetano: perché rischiare?”, a Rocca San Casciano vaccinazioni straordinarie

A Forlì, dal 1999 ad oggi, si sono verificati 7 casi di tetano, di cui l’ultimo nel 2008. Hanno riguardato 5 donne e 2 uomini di età avanzata (6 soggetti avevano età compresa fra i 70 e i 90 anni) e in un caso si è verificato il decesso

Martedì a Rocca San Casciano, nell’ambulatorio in Via San Francesco 2, dalle 9 alle 14 gli operatori del servizio d’Igiene Pubblica, in collaborazione con i medici di famiglia, somministreranno la vaccinazione contro il tetano. Il servizio di Igiene Pubblica del Dipartimento di Sanità Pubblica ha avviato queste iniziative sin dall’anno scorso, e nei territori dove sono state proposte  sono risultate particolarmente gradite ai cittadini. Infatti a Castrocaro in tale circostanza si sono presentati il 63% degli invitati e a Portico il 48.5%. Sono occasioni in cui si propone la vaccinazione a tutti coloro che non sono mai stati vaccinati, o che, da oltre 10 anni, non hanno ricevuto richiami vaccinali.

L'accesso è libero per cui tutti i cittadini di età superiore ai 18 anni possono presentarsi  senza prenotazione anche solo per chiedere informazioni sulla loro posizione vaccinale e sui vaccini o  chiedere il rilascio del tesserino delle vaccinazioni qualora risultasse smarrito. Anche i medici di medicina generale sostengono queste iniziative e possono fornire consigli ai propri assistiti. Di tetano ancora oggi ci si ammala e, a volte, si muore quindi nei confronti di tale infezione occorre mantenere alta l’attenzione. In Italia si registrano ancora circa 100 morti a causa del tetano; a Forlì, dal 1999 ad oggi, si sono verificati 7 casi di tetano, di cui l’ultimo nel 2008. Hanno riguardato 5 donne e 2 uomini di età avanzata (6 soggetti avevano età compresa fra i 70 e i 90 anni) e in un caso si è verificato il decesso.

Il report della Regione Emilia Romagna sull’epidemiologia del tetano (riassume l’andamento e le principali caratteristiche del tetano dal 1999), conferma che quasi la totalità dei casi si verificano tra la popolazione non vaccinata o incompletamente vaccinata, che sono maggiormente colpiti gli anziani  in particolare oltre i 65 anni di età (87.2% dei casi) e il genere femminile (71.3% dei casi). Anche nella nostra piccola casistica, il tetano ha colpito persone non vaccinate o vaccinate con una sola dose (due soggetti), ed è stato contratto attraverso ferite banali.

Si tratta di una malattia infettiva acuta causata dal batterio Clostridium tetani, che normalmente è presente nell’intestino dei mammiferi (bovini, equini, ovini), uomo compreso, e viene eliminato con le feci, contaminando la polvere e la terra; nell’ambiente esterno in forma di spora è molto resistente e riesce a sopravvivere per anni. Attraverso ferite anche di piccola entità, che possono apparire innocue, come ad esempio piccoli tagli durante l’attività di giardinaggio o nell’orto, tale batterio può penetrare nell’organismo umano e, in determinate condizioni produrre una tossina, che è la vera causa della sintomatologia caratterizzante la malattia.

L’unica misura di protezione efficace contro il tetano è la vaccinazione, che va eseguita in modo corretto: tre dosi per completare il ciclo di base e richiami ogni dieci anni per mantenere alto il livello di protezione nel tempo. Il raggiungimento di elevate coperture vaccinali in età pediatrica non consente di ottenere un effetto indiretto di protezione rispetto alla popolazione adulta e anziana.

Inoltre, la diffusione ubiquitaria delle spore del tetano nell’ambiente rende impossibile l’eradicazione della malattia, per cui qualunque individuo non vaccinato o non vaccinato in modo corretto è a rischio. La vaccinazione è efficace, gratuita, non comporta rischi per la salute, ed è ben tollerata: ogni anno, nel servizio di Igiene Pubblica vengono somministrate nel comprensorio forlivese  oltre 9000 dosi, e non sono mai state segnalate reazioni avverse importanti».

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