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L'eredità spirituale di don Lino Andrini, Coriano ricorda il sacerdote nel ventesimo anniversario della morte

Originario di Meldola dove era nato nel 1942, don Lino fu ordinato sacerdote nel 1965

“Se il primo dono che il Signore ci fa è la vita, il secondo è l’educazione: l’incontrare fatti e persone che con la loro vita siano di stimolo a coinvolgersi in
un confronto stringente fra le esigenze del cuore e la realtà". Così scriveva don Lino Andrini ai suoi parrocchiani di Coriano pochi mesi prima della morte avvenuta il 25 marzo 2004, festa dell’Annunciazione. E lunedì alle 18,30, nella chiesa di San Giovanni Battista in via Pacchioni, la parrocchia ricorderà nel ventennale della scomparsa don Lino con una messa che sarà celebrata dal vescovo Livio Corazza insieme al parroco don Enzo Scaioli. 

Originario di Meldola dove era nato nel 1942, don Lino fu ordinato sacerdote nel 1965. Cappellano a San Martino in Strada, a San Francesco di Meldola e a Regina Pacis, è stato insegnante di religione alla scuola media “Pascoli” e al Liceo scientifico “Fulceri De Calboli”. Se nel 1976 divenne responsabile di Gioventù Studentesca, nel 1978 iniziò il ministero di parroco, prima a Villa Rovere e dal 1985 a San Giovanni Battista di Coriano, cui aggiunse nel 1995 Carpinello e nel 1997 Villa Rotta. Nel 2002, grazie all’eredità Suzzi, decise di creare un istituto educativo cattolico, La Nave, che iniziò ufficialmente l’attività il 27 settembre 2003, prima nei locali della parrocchia e poi nell’adiacente via don Francesco Ricci.

Il sacerdote non fu presente all’inaugurazione: "Era in ospedale - si legge in "Don Lino, una matita nelle mani del Signore" - stava cercando per l’ultima volta, inutilmente, di respingere l’assalto della malattia. Centosessantanove giorni dopo, il 25 marzo 2004, giorno dell’Annunciazione, cioè del sì di Maria, salì in cielo all’età di 62 anni". "Si inaugura la nuova scuola - scrisse dal letto d’ospedale - e un grande sacrificio mi viene richiesto questa sera: non posso essere fisicamente presente in mezzo a voi, con cui nei mesi scorsi ho condiviso l’impegno di dare vita ad una nuova realtà, le cooperative La Nave, la Domus, la Compagnia delle Opere di Forlì ed i numerosi genitori, insegnanti adulti che, di fronte a tale prospettiva, si sono mossi con tanto entusiasmo ed intelligenza, da costringere noi, anticipando i tempi, ad iniziare subito questa esperienza educativa (…) Se il primo dono che il Signore ci fa è la vita, il secondo è l’educazione".

La mano e l’intuizione di don Alfonso Andrini si leggono prepotentemente anche nell’avveniristica chiesa di Coriano Nuova. La prima Messa nel “nuovo” centro di culto fu celebrata proprio da don Lino nel 1996, in un ambiente ancora grezzo. La prima liturgia in assoluto risale, però, al 24 dicembre 1992, allorché il “fondatore” disse messa nel salone parrocchiale appena realizzato. Nell'aprile del 1995 venne celebrata la cresima dei ragazzi del 1983. La progettazione della nuova chiesa venne affidata agli architetti Gabriele Agnoletti e Roberto Angelini. I primi ambienti ad essere realizzati furono le sale parrocchiali, ma i lavori proseguirono fino al completamento, nel 1996. I professionisti disegnarono un edificio ardito, con uno slancio ascensionale. E la prima cosa che colpisce tutt'oggi il visitatore è proprio il fascio di luce proveniente dall’alto, che fa pensare al Trascendente che illumina il cuore dei fedeli riuniti nel suo nome. La salma di don Lino riposa al cimitero di Meldola. 

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