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Cronaca

Inaugura alla Fiera di Forlì "Vernice Art Fair": alla vetrina dell'arte le opere di Buell e gli scatti di Graziano Bartolini

Nei padiglioni della Fiera di Forlì in via Punta di Ferro 2 i visitatori potranno addentrarsi in una grande mostra mercato nella quale i protagonisti saranno singoli artisti e associazioni culturali che li rappresentano e ne promuovono il talento

Forlì torna ad essere punto di convergenza delle nuove tendenze dell’arte contemporanea grazie a Vernice Art Fair, la grande vetrina sulle nuove tendenze nel campo di pittura, scultura, fotografia, ceramica, che Romagna Fiere ripropone nella sua 16esima edizione a partire da venerdì, con apertura al pubblico dalle 16.30, sino a domenica. Nei padiglioni della Fiera di Forlì in via Punta di Ferro 2 i visitatori potranno addentrarsi in una grande mostra mercato nella quale i protagonisti saranno singoli artisti e associazioni culturali che li rappresentano e ne promuovono il talento. Quasi 500 gli artisti presenti in questa edizione 2018 che presenteranno le proprie creazioni direttamente  al pubblico senza il tramite delle Gallerie d’arte: un’opportunità per loro e un’occasione per gli appassionati e i collezionisti di investire a costi ancora accessibili.

Tre giorni nel corso dei quali sarà promosso un dialogo e un confronto continuativo tra artisti provenienti da tutta Italia - ma sempre più anche dall’esterno grazie all’evento EuroExpoArt che consentirà di ammirare le creazioni di quasi 200 personalità provenienti da Turchia E Iran – esperti, critici d’arte, collezionisti e galleristi che rappresenterà una chance di affermazione per il talento e l’originalità della proposta creativa. Come sue tradizione, “Vernice Art Fair” è anche un viaggio alla scoperta di Maestri dell’Arte Contemporanea cui vengono dedicate mostre ed eventi collaterali d’alto spessore culturale.

E’ il caso, in questa 16esima edizione, di Buell, l’artista parigino protagonista di “Highlights”: una retrospettiva sul lavoro di uno dei massimi esponenti dell’arte contemporanea internazionale, in 10 opere pittoriche che interpretano la figura femminile e il mondo dello sport, e della pallacanestro in particolar modo, in modo assolutamente personale e disorientante. Quadri che trasmettono il suo interesse allo spazio che la società lascia al “sensibile”. Come lui stesso asserisce, "in alcuni campi dell’attività umana, come lo sport e la moda, le società occidentali impongono modelli ai quali siamo obbligati ad aderire per poter vivere. Molti sono pronti a tutto per suscitare l’ammirazione della massa. Questo conformismo trasforma l’individuo in un’immagine superficiale, senza sostanza, svelando paradossalmente un’umanità sublimata". E le figure di Buell riescono appieno in questo intento, rompendo spesso ogni idea di bellezza precostituita ma, al contempo, recuperando un’interiorità formidabile.

L’evento è stato realizzato con l’intento di far riflettere il pubblico sullo spirito del nostro tempo. Le tele di Buell hanno grande impatto emotivo, sono un’immersione visiva nelle passioni, nei drammi, nella spiritualità. Temi cari all’artista nato a Parigi nel 1963, figura affascinante sia per la particolare vicenda personale, sia per il suo stile pittorico potentemente aggressivo ed insieme esteticamente seducente.I quadri di Buell saranno affiancati dalle suggestive fotografie del cesenate Graziano Bartolini che ritraggono il Maestro francese al lavoro nel suo studio di Parigi. Scatti che rendono quasi tangibile il suo coinvolgimento emotivo nell’atto della creazione pittorica.Bartolini ha, infatti, immortalato Buell al lavoro una decina d’anni fa e le immagini proposte a “Vernice Art Fair” lo ritraggono mentre si ispira alle foto che molte ragazze, specialmente dell’Est Europa ma non solo, pubblicano sui siti web dedicati alla ricerca di relazioni sentimentali. Su queste ragazze Buell non usa sottigliezze nel tratto che le va a rappresentare, estremizzandone il messaggio fino a renderle figure quasi angosciose. Dipinti che non risparmiano neppure icone fashion come Paris Hilton, disegnata a carboncino in modo assolutamente dissacrante come si potrà ammirare proprio in alcune foto scattate da Bartolini ed esposte in fiera.
 
Immagini davvero evocative e dense di significato quelle di Bartolini. Assolutamente da guardare con lo stesso sguardo attento che al suo lavoro dedicherà sabato la Rai. Sì, perché il fotografo cesenate sarà ospite a Tg3 Nel Mondo sabato in seconda serata intervistato dalla giornalista Maria Cuffaro sui suoi reportage a tema sociale che produce da 25 anni. Bartolini ha viaggiato in numerosi Paesi fra Europa, Asia e Nord Africa, ma è in America Latina dove si è concentrato il suo lavoro, testimoniato da numerosi viaggi e relative pubblicazioni: a Bogotá (Colombia), La Paz, Cochabamba, Santa Cruz (Bolivia), L’Avana (Cuba), Guadalajara (Messico), San Paolo (Brasile).  Al centro dell’intervista sarà il suo ultimo lavoro svolto in Venezuela dove era stato invitato dall’Ambasciata d’Italia. Il suo lavoro non solo si è concentrato sulle architetture di Caracas della seconda metà del Novecento, ma è andato autonomamente a indagare nel profondo la società in una sua fase storica drammatica. Il suo sguardo sulla vita delle popolazioni venezuelane stremate dalla povertà, tra l’altro recentissimo essendosi svolto il viaggio il mese scorso, non ha lasciato indifferente Rai 3 che mostrerà il suo reportage intervistandolo sabato al riguardo.

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