rotate-mobile
Cronaca

Pazienti astigmatici con cataratta, via gli occhiali

Grazie a interventi di cataratta su misura, ora anche i pazienti astigmatici possono riacquistare la vista senza bisogno, dopo l’operazione, di portare gli occhiali da lontano o da vicino.

Grazie a interventi di cataratta su misura, ora anche i pazienti astigmatici possono riacquistare la vista senza bisogno, dopo l’operazione, di portare gli occhiali da lontano o da vicino. La nuova frontiera dell’U.O. di Oftalmologia dell’Ausl di Forlì, diretta dal dott. Paolo Maria Fantaguzzi, è l’asportazione della cataratta con impianto di cristallini artificiali di ultima generazione, ovvero particolari “lenti” modellate sui parametri oculari e le esigenze personali di ciascuno. Da oggi, poi, l’unità compie un ulteriore passo avanti in questa direzione, potendo contare su un’innovativa strumentazione in grado di supportare automaticamente ed in modo riproducibile il preciso orientamento del cristallino in chi soffre di astigmatismo. Grazie a tale tecnologia, non è più necessario utilizzare marcatori manuali, e la possibilità di errore si riduce, quindi, ulteriormente.
 
«La cataratta  è una patologia consistente in una progressiva perdita di trasparenza del cristallino, che funziona come una lente naturale: ed insieme alla cornea, consente di mettere a fuoco i raggi luminosi sulla retina, variando la distanza focale del sistema ottico – illustra il dott. Fantaguzzi – Con l’allungamento della vita media, abbiamo registrato un notevole aumento del numero di casi, tanto che l’intervento di cataratta  è uno dei più eseguiti». Basti pensare che, nel solo 2011, l’unità ne ha effettuati oltre 2.000. «Nonostante si tratti di un fenomeno tipico della vecchiaia, può interessare anche età meno avanzate – prosegue il direttore – L’impianto di cristallino artificiale permette di restituire chiarezza alla vista dopo la rimozione della cataratta, però non è sempre sufficiente a ottenere la massima acuità visiva; affinché ciò avvenga, occorre che tutte le strutture dell’occhio siano sane e correttamente “funzionanti”». Nel caso, ad esempio, dell’astigmatismo, difetto refrattivo spesso associato alla miopia e all’ipermetropia, il paziente, anche dopo l’estrazione di cataratta, era destinato, comunque, a sopportare l’uso di occhiali correttivi per la visione sia da lontano sia da vicino. «Oggi, invece, impiantando cristallini artificiali di ultimissima generazione, si può risolvere pure l’astigmatismo pre-esistente – dichiara il dott. Fantuguzzi – da alcuni mesi, la nostra equipe si è specializzata in quest’ambito, effettuando interventi di cataratta personalizzati: queste “particolari”  lenti vengono ordinate, infatti, in base ai parametri oculari del soggetto e alle sue esigenze, eliminando gli  occhiali per la visione da lontano». Per ottenere tale risultato, però, è fondamentale che il cristallino artificiale per astigmatico, definito “ torico”, sia inserito all’interno del bulbo oculare  in modo corretto e preciso». La nuova attrezzatura ha esattamente tale scopo, poiché consente di supportare «automaticamente, senza cioè bisogno di marcatori manuali, e in modo riproducibile, il preciso orientamento del cristallino, riducendo quasi a zero la possibilità di errore»».
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pazienti astigmatici con cataratta, via gli occhiali

ForlìToday è in caricamento