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Cronaca

Web-serie sadica e violenta "made in Forlì", scatta la censura sulle scene più disturbanti

Sarà pubblicata su internet non nella sua versione iniziale, ma con alcuni consistenti tagli l'opera di tre ragazzi forlivesi intitolata "The sad story of a happy clown

Sarà pubblicata su internet non nella sua versione iniziale, ma con alcuni consistenti tagli l’opera di tre ragazzi forlivesi intitolata “The sad story of a happy clown”, una web-serie di una decina di puntate che, per effetto dei tagli, potrebbero ora ridursi a otto. ForlìToday ha già illustrato questo lavoro, che contiene immagini a detta stessa dei creatori, pieni di violenza e scene disturbanti. “Con il solo scopo di provocare schifo nei confronti della violenza, se alla fine dell’opera il pubblico odia il personaggio principale, io sono contento”, spiega Andrea Petrini, 24 anni, uno degli autori.

Non a tutti però è andato giù il messaggio “mostrare nella sua crudezza la violenza per provocare repulsione di essa”, e così alcuni utenti di Facebook hanno fatto delle segnalazioni ai gestori italiani del social network, tanto che, sebbene non sia stata ancora pubblicata una prima puntata, sono stati messi dei blocchi. Il problema è anche che su Facebook non è possibile distinguere tra contenuti per maggiorenni ed escluderli per i minori, mentre lo stesso Facebook è pieno di adolescenti che potrebbero non cogliere il messaggio comunque positivo che i creatori della web serie sostengono di inviare.

Domenica 26 dovrebbe essere pubblicata una prima puntata, forse su un’altra piattaforma. “Il progetto è stato messo a spalle al muro - dice Andrea Petrini, attore protagonista e co-sceneggiatore – abbiamo preferito tagliare la maggior parte delle scene visivamente “forti” per poter pubblicare comunque questo progetto a puntate”. La domanda che assalirebbe chiunque è “Perché tutta questa violenza, allora?”. Sempre Andrea risponde “Non è violenza gratuita per fare visualizzazioni. Mettiamo in scena la violenza per indicare quanto questa ci faccia schifo e ci disturbi. Ecco, questo era il progetto iniziale. Volevamo “disturbare” lo spettatore per farlo riflettere a proposito della generazione “malata” che siamo, sempre dietro ad un cellulare a filmare gente che maltratta animali, picchia bambini, umilia anziani e diffama le donne. Il mio personaggio faceva queste cose, ma non speravamo che la gente si affezionasse a lui, bensì che lo odiasse. Se fosse stato detestato, allora avrebbe voluto dire che ce l’avremmo fatta”.

Nonostante tutti i tagli e la sostituzione di parecchie scene, l’uscita del primo episodio è sempre prevista per domenica. Nel primo episodio censurato dal titolo “Ossessione ed emulazione” vedremo in sette minuti, il protagonista che parla di sé e di come è arrivato a scegliere di emulare il Joker, l’autore della strage di Denver del 2012. Il tutto spiegato in maniera rapida e veloce per arrivare al punto fondamentale di dare inizio alla “carneficina" che si vedrà partire dal secondo episodio, adatto solo per gli amanti dei film di paura e splatter.
 

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