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Cronaca

Zanzare, partito il piano di lotta del Comune: saranno trattati 44mila tombini

Avviato nel Comune di Forlì il piano di lotta territoriale 2015 a zanzare e pappataci. Le azioni previste dai piani di lotta sono diversificate in funzione delle caratteristiche biologiche della specie infestante

Avviato nel Comune di Forlì il piano di lotta territoriale 2015 a zanzare e pappataci. Le azioni previste dai piani di lotta sono diversificate in funzione delle caratteristiche biologiche della specie infestante. L’ordinanza è attiva dal 15 maggio al 31 ottobre.

Zanzara tigre: tutti i Comuni hanno approvato le ordinanze stagionali ed avviato i trattamenti antilarvali delle caditoie pubbliche. Per non vanificare questo lavoro, i cittadini devono contemporaneamente avviare i trattamenti antilarvali nelle pertinenze private nonché fare particolare attenzione alla rimozione/inattivazione dei ristagni di acqua, possibili focolai di sviluppo larvale. Dalla seconda metà di maggio è avviato il monitoraggio mediante 164 ovitrappole (dispositivo atto a valutare la presenza di zanzara nel territorio grazie al numero di uova deposte) distribuite in tutto il territorio forlivese.

Si evidenzia che i trattamenti adulticidi, spesso utilizzati dai cittadini, non assicurano una efficacia e duratura limitazione della presenza di adulti e che l'unica strategia di controllo dello sviluppo delle popolazioni di zanzare è rappresentato dal controllo dei focolai larvali.

Zanzara comune: nei confronti di questa specie sono maggiormente coinvolti i Comuni con territori pianeggianti; in questi casi le Amministrazioni Comunali effettuano interventi antilarvali nei fossi e canali. Si tratta di focolai presenti prevalentemente in ambito pubblico; va comunque specificato che in area periferica/rurale è frequente la presenza di fossi di scolo adiacenti alle abitazioni che, essendo in area privata, devono essere trattati come specificato per le caditoie. In questo caso il monitoraggio delle popolazioni di zanzara e lo studio della circolazione virale (West Nile) è a carico della Regione Emilia Romagna che, anche con il coinvolgimento del Servizio Veterinario delle Ausl e dell’Izsler, mantiene sotto controllo la situazione.

Flebotomi (Pappataci): nei confronti di questo vettore la lotta antilarvale risulta difficile per l’enorme quantità di potenziali focolai di sviluppo (qualunque sito con presenza di sostanza organica che mantenga situazioni costanti di umidità e temperatura nonché in assenza di luce) lasciando come unica possibilità di difesa la ricerca di tutti i sistemi possibili per evitare la puntura. Pertanto può essere utile mantenere ben pulito il giardino o il cortile da raccolte di foglie, sfalci d’erba, rifiuti dove l’insetto può trovare riparo e compiere il proprio ciclo e applicare zanzariere a maglie molto fitte.

In situazioni particolari potranno essere effettuati dalle amministrazioni comunali, interventi adulticidi, previa richiesta all'Ausl, che in seguito alla valutazione delle situazione, autorizza l'intervento. Passando al trattamento antilarvale delle caditoie pubbliche, tutti i comuni effettueranno interventi definiti in base alle caratteristiche territoriali e climatiche.

In totale saranno trattati circa 60mila tombini, 44mila nel territorio di Forlì, (in media per 5-6 turni) con prodotti antilarvali specifici e di sicura efficacia, testati da organi e centri specializzati. Per quanto riguarda il Comune di Forlì, saranno effettuati controlli e sopralluoghi per verificare eventuali violazioni; affinchè le strategie messe in atto siano efficaci, è determinante la collaborazione dei cittadini, solo attraverso gli interventi nelle proprietà private si possono ottenere buoni risultati nel contenimento della proliferazione della zanzara.

Per ulteriori informazioni
Numero verde gratuito del Servizio Sanitario della Regione 800 033 033

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