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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Mille euro in più in busta paga: "Non discriminiamo lavoratori autonomi e pensionati"

I provvedimenti a sostegno dell'economia del premier Matteo Renzi stanno suscitando le prime reazioni nel mondo economico forlivese. Il direttore generale di Cna Forlì-Cesena, Franco Napolitano, sentito da Forlitoday, fa una prima analisi

I provvedimenti a sostegno dell'economia del premier Matteo Renzi stanno suscitando le prime reazioni nel mondo economico forlivese. Il direttore generale di Cna Forlì-Cesena, Franco Napolitano, sentito da Forlitoday, fa una prima analisi della manovra illustrata mercoledì nel consiglio dei ministri e in conferenza stampa, partendo dal presupposto che il principio generale “di rilanciare i consumi, puntando allo sviluppo, è pienamente condivisibile, ma ci sono alcune zone d'ombra, che andranno chiarite”.

Napolitano elenca alcuni dubbi. Il primo riguarda le “coperture finanziarie di questo provvedimento che vale oltre 10 miliardi, sulle quali bisogna soffermarsi, perchè, fino ad ora, si parla di spending review per circa 7 miliardi. Su questo andranno fatte verifiche”. Per quanto riguarda l'aumento in busta paga di mille euro l'anno per i lavoratori dipendenti con uno stipendio che non supera i 1.500 euro, che dal primo maggio dovrebbero trovarsi circa 80 euro in più al mese, Napolitano chiede chiarimenti sulla “discriminazione tra lavoratori dipendenti e autonomi, esclusi tout court. Anche tanti di questi ultimi, infatti, non arrivano a 1.500 euro al mese, e poi i pensionati e i lavoratori precari non sono menzionati”. Insomma ci si aspetta dal Governo un chiarimento anche su questo punto.

Qualche dubbio anche sulla regolamentazione dei contratti a termine, che dovrebbero essere applicabili senza causale, per un massimo del 20% sul totale dei lavoratori. “Si cerca di superare la riforma Fornero – sottolinea il direttore generale – ma va considerato che il Italia oltre il 90% delle imprese è sotto i 5 addetti, in questo caso quel 20% non te lo puoi giocare. Vorremmo essere certi che questo non vada a penalizzare la piccola impresa, che costituisce la gran parte del tessuto economico del Paese”.

Promossi a pieni voti invece “lo sblocco immediato dei pagamenti della pubblica amministrazione, i 500 milioni di fondo di garanzia per l'accesso al credito delle imprese, il miliardo in meno in premi Inail per le imprese virtuose, la riduzione dell'Irap, che è un segnale importante, ma che vale molto per le imprese strutturate, i risparmi sulle bollette dell'energia”, conclude Napolitano.

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