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Economia

Indagine di Cna: i pensionati si preoccupano per il destino dei giovani

Se si analizzano gli effetti della condizione economica si osserva che quasi metà del campione non la percepisce come tranquilla

Cna Pensionati Forlì-Cesena, costituita nel 1976 con il nome di Federazione nazionale artigiani pensionati, ha festeggiato i suoi 40 anni. L’associazione, che conta oggi 7.110 associati, ha festeggiato questo importante traguardo in occasione della sua assemblea annuale, che si è tenuta sabato 26 novembre a Forlì. Dopo i saluti del sindaco di Forlì e del presidente di Cna Forlì-Cesena Lorenzo Zanotti, i lavori sono stati introdotti dal presidente di Cna Pensionati Sauro Soprani, per entrare poi nel vivo con la presentazione dell’indagine originale curata da Enzo Risso, direttore scientifico di Swg, seguita dalla relazione di Paola Fava sull’evoluzione del sistema previdenziale. A seguire un dialogo con gli onorevoli Marco Di Maio e Bruno Molea e infine le conclusioni del direttore generale di Cna Forlì-Cesena Franco Napolitano.

Momenti di emozione in conclusione quando sono stati festeggiati i presidenti che hanno fatto la storia di Cna Pensionati: Paolo Sansoni (presente la nipote Paola, ora vicepresidente nazionale di Cna), Sergio Giammarchi, Fiorella Fiori e Sauro Soprani; senza dimenticare i segretari che si sono succeduti: Franco Gramellini e Paola Fava. Grande interesse ha riscosso l’indagine che Cna Pensionati ha commissionato a Swg per questa occasione, dal titolo “I pensionati di oggi e i mutamenti del sistema previdenziale”, su un campione di 300 propri associati. A partire dall’analisi dei sentimenti e delle sensazioni provate dagli intervistati nei confronti del Paese. Rispetto al dato medio italiano, tra i pensionati è più presente il sentimento della fiducia. Dato sicuramente positivo che influenza, di conseguenza, la propensione ad avere fiducia nelle istituzioni, nelle associazioni e in generale nei gruppi organizzati. In linea con il quadro nazionale, però, tra i sentimenti preponderanti si trovano rabbia e tristezza.

I pensionati intervistati si preoccupano per il destino dei giovani, capiscono bene che la mancanza di rinnovamento nella classe dirigente crea un deficit di meritocrazia, ma anche di visione del futuro, soprattutto in politica e nella pubblica amministrazione. Nella condizione di pensionato le preoccupazioni individuate come più presenti sono la malattia, la preoccupazione di non poter più dare il proprio contributo e la paura di diventare un peso per gli altri. Se si analizzano gli effetti della condizione economica si osserva che quasi metà del campione non la percepisce come tranquilla. Uno su quattro dichiara di avere delle difficoltà a condurre una vita dignitosa e a mantenere le persone a carico, inoltre quasi metà degli intervistati dichiara di riuscirci solo perché il nucleo famigliare non è mono reddito. Le difficoltà maggiori sono, infatti, proprio nei casi di pensionati soli, monoreddito, con pensione medio-bassa.

Gli intervistati, prima della pensione, si immaginavano meno preoccupati, più viaggiatori e più tranquilli nel concedersi qualche lusso. Invece, si trovano in una condizione economica che rispetto a 10 anni prima è rimasta la stessa o è peggiorata e che per il prossimo futuro non vede miglioramenti. Dunque arrivano a fine mese, ma con tutto l’impegno messo pensavano di avere qualcosa di più. Le associazioni dei pensionati, per circa 9 intervistati su 10, ricoprono un ruolo importante per la tutela della categoria, sia come punto di riferimento politico-sindacale che per i servizi forniti, principalmente fiscali e Patronato. È infine sicuramente motivo di grande soddisfazione il fatto che la valutazione data a Cna Pensionati è nel suo complesso positiva per 9 intervistati su 10. Promossi dunque a pieni voti.

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