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Accordo raggiunto alla CTE, si punta ad un nuovo imprenditore

A Bertinoro i lavoratori con referendum hanno approvato un accordo che riduce il danno rappresentato dalla chiusura del sito e prova ad aprire la porta ad una prospettiva di re-industrializzazione dello stabilimento

Al termine di una trattativa è stata raggiunta un’ipotesi di accordo sulla crisi dello stabilimento  CTE (ex Bizzocchi) Bertinoro. I lavoratori con referendum hanno approvato un accordo che riduce il danno rappresentato dalla chiusura del sito e prova ad aprire la porta ad una prospettiva di re-industrializzazione dello stabilimento. Insomma, alla fine  un accordo è arrivato, dopo quasi quaranta ore di sciopero alle spalle.

L'accordo prevede innanzitutto il ritiro della comunicazione di trasferimento del personale a Rovereto e Verona dal 1 gennaio prossimo. C’è poi un ampio utilizzo degli ammortizzatori sociali dal momento che lo stabilimento CTE di Bertinoro andrà alla chiusura a giugno 2013: cassa integrazione per tutti almeno fino a marzo 2014, con un’integrazione salariale da parte dell’azienda tale da garantire a tutti almeno 1250 euro lordi al mese.

La parte dell’accordo sulla quale il giudizio della delegazione sindacale è più critico è quella degli incentivi all’esodo che al termine della cassa integrazione straordinaria saranno di un importo compreso tra i 12.500 e i 14.000 euro, oltre ovviamente al pagamento delle indennità di mancato preavviso (in media intorno ai 5000 euro a testa).

Il punto sul quale l’accordo si fonda e il sindacato scommette è quello della possibile re-industrializzazione dell’area dal momento che è previsto che ad un’eventuale impresa che decidesse di insediarsi nell’area, la CTE erogherà 5000 euro (da detrarre dagli incentivi all’esodo) per ciascun lavoratore assunto a pari condizioni economiche e a tempo indeterminato. Per favorire questo percorso ed evitare che il periodo coperto dagli ammortizzatori sociali passi inutilizzato sarà al più presto istituito un Tavolo di confronto. L’accordo è stato approvato con 16 voti a favore 7 contrari e 1 astenuto. A dare notizia di tutto questo sono i sindacati di FIM-CISL FIOM-CGIL UILM-UIL.

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