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Aeroporto, c'è l'ok dell'Enac alla cordata: il Ridolfi tornerà a volare

L'Enac, l'Ente nazionale aviazione civile, ha approvato l’aggiudicazione dell’aeroporto di Forlì al gruppo di imprese private che ha partecipato al bando per la gestione

L'aeroporto di Forlì tornerà a volare. L'Enac, l'Ente nazionale aviazione civile, ha approvato l’aggiudicazione dell’aeroporto di Forlì al gruppo di imprese private che ha partecipato al bando per la gestione, la FA Srl. A dare l'annuncio con un post su Facebook è il deputato Marco Di Maio, il quale aggiunge: "Ora comincia l’iter di certificazione dello scalo, necessaria per poterlo poi riportare in attività". La società che ha presentato la propria proposta per la gestione dello scalo "Luigi Ridolfi" vede coinvolti tra gli altri Ettore Sansavini del Gruppo Villa Maria  e Giuseppe Silvestrini, già presidente di Unieuro . Insieme a loro, anche alcune importanti realtà imprenditoriali del territorio come Cmc, Orogel, Ponzi, Cittadini dell’Ordine, oltre a Orienta Partners che è anche stata ideatrice del progetto di rilancio dell’aeroporto Ridolfi di Forlì.

"La palla ora passa ai privati e dipenderà da loro", chiosa Di Maio, che aggiunge: "Permettiamoci di essere contenti; saremo pienamente soddisfatti solo quando decollerà il primo volo, su questo non ci sono dubbi". "Ora si seguirà l'iter di certificazione", afferma il sindaco Davide Drei, che parla di "buona notizia per il nostro aeroporto e per il suo rilancio”. Il sindaco ha avuto un colloquio telefonico con Sansavini, Silvestrini e Augusto Balestra di Orienta Partners, coinvolti nel progetto di rilancio, "confermando la validità delle scelte compiute fino ad oggi per garantire una nuova opportunità al Ridolfi, assicurando ancora una volta la massima disponibilità e collaborazione del Comune di Forlì e delle istituzioni".

Lunedì mattina, negli uffici di Enac a Roma c’erano Sansavini, Silvestrini, e Sandro Gasparrini ad assistere all’aggiudicazione della gara per la gestione dell’Aeroporto di Forlì. "Grande soddisfazione" per questo passo decisivo dopo tanti mesi di lavoro è stata espressa anche da parte di tutti i soci della cordata che hanno dato vita a FA Srl. "Alla luce di questo fondamentale passo avanti, tutti i soggetti coinvolti nell’operazione ora si confronteranno per condividere le prossime fasi del progetto, con rinnovato impegno e determinazione - recita una nota di FA Srl -. Presto saranno svelati i dettagli delle prossime azioni. Siamo convinti che il territorio e le istituzioni supporteranno la società, come avvenuto fino ad ora, nella sfida di far riacquistare la piena operatività allo scalo forlivese e di farlo tornare a volare".

La reazione di Ragni (FI)

“E’ una buona notizia per la nostra città", commenta Fabrizio Ragni capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Forlì e coordinatore provinciale degli azzurri, che parla di "un primo segnale positivo per i manager e le importanti realtà aziendali del nostro territorio che hanno creduto nel progetto e presentato il piano di rilancio dell’avio struttura. Rallegrandoci per questo primo via libera, chiediamo alla politica e soprattutto agli amministratori del Pd di starne fuori e non complicare o rallentare le cose come è accaduto in passato". Ragni si riferisce all’atteggiamento ritenuto “politicamente succube” degli amministratori di sinistra  di Forlì verso quelli di Bologna e della Sab del Marconi e all’inerzia dimostrata nell’arco dei due anni (dal 2015 al 2017) dell’avventura di Robert  Halcombe.

"Soltanto un’amministratore inesperto come Drei poteva sorbirsi le mirabolanti promesse mai mantenute del manager americano, come il volo Forlì-Washington, gli investimenti da 25 milioni di euro per il Ridolfi, l’impiego di 30 nuovi dipendenti - attacca Ragni -. A cui la giunta comunale, pur nella diversità dei ruoli, aveva dato impressione di credere senza che si concretizzasse mai nulla. Come del resto lo stesso Di Maio che canta vittoria, a proposito dell’avventura di Halcombe aveva inizialmente parlato di “progetto solido””. Sulle spalle della nostra collettività ancor’oggi i danni causati dal fallimento milionario della Seaf (12 milioni di passività, soldi pubblici, lavoratori da riassorbire) e la revoca della concessione ad Air Romagna di Halcombe. Questa volta che il progetto di gestione ha radici nell’imprenditoria locale privata  chiediamo a Drei di sostenerlo ai tavoli regionali nell’interesse del nostro territorio ricordandosi che il primo soggetto che ha sempre fomentato la “guerra dei cieli” è stato proprio Bologna, la società di gestione dello scalo contrario all’integrazione con gli scali di Forlì e Rimini, e che poche settimane fa la giunta Regionale ha prospettato fondi per le infrastrutture a servizio del Ridolfi".

"Vada all’incasso, Drei, con i suoi “amici” del Pd di Bologna - conclude l'esponente azzurro -. E noi a Forlì facciamo squadra, questa volta, ricordandoci dell’ importanza strategica dell’aeroporto  per il nostro territorio, per l’opportunità di lavoro a favore di imprese e cittadini che rappresenta e per lo sviluppo dell’indotto, nonché per il supporto all’ attività promozione turistica non soltanto forlivese  e delle   splendide città d’arte del nostro comprensorio, ma anche per la riviera e l’entroterra cesenate e ravennate".

L'intervento della Lega

"Non può che renderci entusiasti la notizia, appena diffusa in rete, dell’ok di Enac all’aggiudicazione del bando per la gestione del Ridolfi da parte di una coraggiosa cordata di imprenditori locali - affermamo il segretario romagnolo della Lega, il deputato Jacopo Morrone e il consigliere regionale Massimiliano Pompignoli -. Nei giorni scorsi abbiamo avuto modo di confrontarci più volte con alcuni di loro e nel corso di questi incontri è emersa con estrema affidabilità, lucidità e chiarezza la volontà da parte di queste persone di investire responsabilmente nello scalo forlivese per dare un futuro di crescita e sviluppo a tutta la Romagna. L’esperienza fallimentare di Robert Halcombe è acqua passata. Oggi dobbiamo dire grazie alla cordata che si è aggiudicata il bando e prendere atto dello loro comprovata credibilità imprenditoriale. A questo punto ci auguriamo che la politica, quella forlivese e regionale che in questi anni ha preso più di un abbaglio nell’indovinare il giusto interlocutore per la gestione dello scalo e ha fatto da stampella alle logiche campaniliste bolognesi, faccia la sua parte nel progetto di riapertura e messa in esercizio del Ridolfi, mettendosi al servizio delle imprese che hanno scommesso sulle potenzialità del nostro territorio e, soprattutto, passando dai post su Facebook ai fatti".

L'Ugl

Anche il sindacato confederale Ugl di Forlì-Cesena-Rimini e Ravenna  saluta positivamente il via libera dell’Enac al gruppo di imprese private romagnole che ha partecipato al bando di gara per l’affidamento della concessione di gestione totale, di durata trentennale, dell'Aeroporto Ridolfi di Forlì. "Abbiamo sempre sostenuto il rilancio del Ridolfi e dunque riteniamo sia una  buona notizia per la nostra città l’atteso via libera dell’Enac - viene evidenziato dal segretario Filippo Lo Giudice -. Confidiamo nella serietà dei manager di importanti realtà imprenditoriali  del nostro territorio che hanno creduto nel   rilancio dell’aeroporto, investito capitali e presentato un progetto industriale. Adesso chiediamo alla politica ed agli amministratori di sostenere compatti questa  realtà importante per la nostra città, sia come volano per il rilancio turistico e commerciale, sia come opportunità di nuovi posti di lavoro e ammodernamento infrastrutturale di Forlì".

Il sindacato confederale vanta anche iscritti nel comparto del settore avio di Forlì che comprende anche l’ Enav Academy, centro di eccellenza nazionale ed internazionale per la formazione e l’addestramento di personale specializzato in ambito Air Traffic Management: "Dopo la brutta esperienza del fallimento della Seaf  e della revoca della concessione ad Air Romagna dell’americano Halcombe, siamo pronti a dialogare con la nuova proprietà, che vanta bel altre solide radici, quando saranno maturi i tempi per l’insediamento gestionale con servizi e operatori , ben sapendo che lo scalo potrà essere un’opportunità di occupazione per tanti giovani e lavoratori specializzati", conclude Lo Giudice.

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