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Aeroporto, i sindacati: "Subito un nuovo bando. Servono idee chiare"

"Pensiamo che sia questo il momento di coinvolgere tutte le istituzioni, le forze politiche, imprenditoriali, sociali e civiche a cui sta a cuore dare una risposta all'importante infrastruttura territoriale", evidenziano i sindacati

Per dare un futuro all'aeroporto Ridolfi di Forlì "è importante da subito avere le idee chiare rispetto alle opportunità da costruire". E' quanto evidenziano Cgil, Cisl e Uil in una nota congiunta a commento della decisione di Enac di revocare la concessione ad Air Romagna. "Si potrebbe dire che è stato un parto lungo e difficile - affermano Paride Amanti, Vanis Treossi e Luigi Foschi, rispettivamente segretari di Cgil, Cisl e Uil - perché già il 20 luglio dello scorso anno a seguito dei continui silenzi e della mancata presentazione del Piano industriale occupazionale, come Cgil, Cisl e Uil avevamo chiesto con forza ad Halcomb di ridefinire gli assetti societari, in modo da cogliere le disponibilità di importanti imprenditori ad acquisire il controllo della società, con lo scopo di rendere credibile ed attuabile il progetto aeroporto, diversamente proprio in quella occasione prospettammo ad Enac di staccare la spina".

FUTURO - Per i sindacati "è importante il confronto con la Regione per riaprire una ipotesi di un sistema regionale aeroportuale, in cui Bologna sia l’Hub e Forlì possa diventare fondamentale, come seconda pista per lo scalo felsineo prossimo alla saturazione". Sui contrasti sorti dalle opinioni dell'assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini, e dall'assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, i sindacati sottolineano come "il sistema imprenditoriale romagnolo deve scegliere fra il campanilismo del presidente di Confindustria Romagna Paolo Maggioli e la volontà di fare sistema di Federalberghi Ravenna e delle Confcommercio della Romagna".

"In questo scenario se non vi saranno altre strade percorribili, è necessario lavorare da subito sulla definizione di un nuovo bando che già dalla sua progettazione contenga clausole chiare rispetto alle capacità imprenditoriali, alla solidità economica di chi vuole concorrere ad aggiudicarsi la concessione dell’aeroporto e in questo contesto è imprescindibile prevedere la garanzia di impiego degli ex dipendenti del sedime aeroportuale - continuano Amanti, Treossi e Foschi -. Vogliamo evitare che altri avventurieri si presentino nel nostro territorio procurando danni anziché soluzioni. Pensiamo infine sia questo il momento di coinvolgere tutte le istituzioni, le forze politiche, imprenditoriali, sociali e civiche a cui sta a cuore dare una risposta all’importante infrastruttura territoriale. E’ necessario che in questa fase vengano almeno sul territorio accantonate le polemiche e si valorizzi il contributo che tutti coloro possono apportare per la riuscita di questa impresa, nessuno escluso".
 

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