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Economia

Ipotesi per la salvezza dell'aeroporto: "Integrazione con Enav Academy"

Una collaborazione con 'Enav Academy' nel futuro dell'aeroporto di Forlì, sarebbe il modo per tirare un sospiro di sollievo, evitando la chiusura di una struttura che è costata milioni e milioni di investimenti. Forse anche un modo per mantenere i posti di lavoro dello scalo

"Stiamo cercando di capire con Enac il futuro dell'aeroporto". Lo conferma il sindaco Roberto Balzani, a margine della conferenza stampa tenutasi giovedì mattina a Bologna, e aggiunge una importante novità: “Con il presidente di Enav, Massimo Garbini, stiamo cercando di capire se si può aprire una fase di integrazione con Enav Academy”,  l'istituto di formazione per i controllori di volo civili inaugurato in città. Anche non si parla di niente di certo.

Una collaborazione con 'Enav Academy' nel futuro dell'aeroporto di Forlì, sarebbe il modo per tirare un sospiro di sollievo, evitando la chiusura di una struttura che è costata milioni e milioni di investimenti. Forse anche un modo per mantenere i posti di lavoro dello scalo. L'aeroporto, dopo avere perso tutti i voli, con l'ultima dipartita di Wizz Air (quelle di RyanAir e Wind Jet ormai sono storia), ha visto andare deserta l'ultima proroga del bando di gara per la privatizzazione del Ridolfi.

Proprio a Garbini, presidente di Enav, il Comune ha intenzione di conferire la cittadinanza onoraria il 9 aprile. "Per ora è solo un pour parler, ma noi siamo aperti a qualunque tipo di offerta. Perdere la struttura sarebbe un peccato", ha concluso Balzani.

Il presidente della Provincia Massimo Bulbi, in consiglio afferma che "Sulla vicenda dell'Aeroporto 'Ridolfi' di Forlì, ciascuno deve assumersi le proprie responsabilità. Comincio, perciò, con le mie" e parte dal "non essere riuscito a far capire alla Regione Emilia Romagna ed in particolare al Presidente, Vasco Errani, che l'Aeroporto di Forlì, rispetto a quello di Rimini aveva ed ha tutte le carte in regola per essere ricettivo e competitivo ed è all'avanguardia dal punto di vista tecnologico e strumentale". Inoltre il grande rimpianto è di non essere riuscito a far capire, partendo dalla Regione, che grande poteva essere l'opportunità di un accordo con la SA.VE. di Venezia. Non siamo stati capaci di lavorare tutti insieme forse perché qualcuno, sabotando il progetto, pensava di dover salvaguardare il sistema regionale da 'infiltrazioni' indesiderate, mentre quell'opportunità doveva essere assolutamente raccolta e dovevano essere create e favorite tutte le condizioni affinché essa potesse concretizzarsi".

Inoltre l'assessore Maurizio Castagnoli da notizia del procedimento in atto: "Abbiamochiesto al liquidatore di preparare quanto prima un piano di concordato, prevedendo varie ipotesi tra cui quella negativa di mancata partecipazione di un privato al bando di gara. L’indirizzo era di tentare comunque un esito concordatario. Il liquidatore il 4 marzo ha presentato al tribunale la richiesta in bianco di concordato, ci sono 60 giorni per formalizzarla, di fronte ad una richiesta di pagamento che è giunta da un fornitore. Siamo in attesa di questo passaggio".

Il capogruppo del Pdl, Stefano Gagliardi si chiede : "Riuscirà il Pd a produrre una proposta seria e credibile di utilizzo del sedime aeroportuale per mantenere comunque in vita la struttura anche senza la parte commerciale ed evitando di produrre ancora debiti a carico dei cittadini? Anni fa si parlava delle possibilità connesse alla manutenzione, all'hangaraggio, ai cargo, ovviamente uniti alla permanenza del Polo aeronautico ed all'Enav. Riuscirà questa maggioranza a smettere di litigare per cominciare a lavorare nell'interesse della città affrontandone i problemi reali?"
 
 

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