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Economia

Aeroporto, costituita la società: resta accesa la speranza sul "Ridolfi"

Nei prossimi giorni è prevista un'assemblea dei soci della Air Romagna spa che dovrà approvare l'aumento di capitale necessario per procedere con la costituzione dell'intero capitale social

Venerdì 28 novembre. Per Forlì non è una data qualunque. E' stata infatti costituita "Air Romagna Spa", la nuova società di gestione dello scalo "Luigi Ridolfi". La firma è avvenuta di fronte al notaio di fiducia di Aviacom, la società controllata da Robert Halcombe, rappresentata in questo caso dal delegato dell'imprenditore americano, Stefano Maioli. Si tratta di un passaggio fondamentale per il proseguo del cammino verso la riapertura dell'aeroporto forlivese.

La nuova società di gestione nasce con un capitale sociale iniziale di appena 50mila euro, ma con già la disponibilità nelle casse della nuova società dell'intera quota dei soci di minoranza (Callisto Maurilli e Armando De Girolamo), che a differenza dell'americano Halcombe, hanno messo sul piatto da subito la propria parte dei 3 milioni e 98 mila euro (quantità minima di capitale sociale richiesta da Enac per ottenere la certificazione di gestore dell'aeroporto). La gran parte di quei 3 milioni deve arrivare da Halcombe, presente in Air Romagna attraverso Aviacom, che deterrà il 92% della nuova società (il 5% a De Girolamo, il 3% a Maurilli

Il prossimo 2 dicembre è prevista un'assemblea dei soci della Air Romagna spa che dovrà approvare l'aumento di capitale necessario per procedere con la costituzione dell'intero capitale sociale. L'incognita, però, resta quella dei giorni scorsi: le disponibilità finanziare di Aviacom e Halcombe, che in queste ore sta confermando a tutti i livelli, dal sindaco Davide Drei al deputato Marco Di Maio che stanno seguendo da vicino la vicenda pur non avendo possibilità di agire direttamente, che i soldi ci sono e arriveranno.

"Siamo soddisfatti di questa notizia, erano settimane che si stava attendendo la costituzione di questa nuova società ed oggi finalmente qualcosa si è concretizzato - affermano Cgil e Uil -. Purtroppo però, se da un lato apprezziamo la disponibilità di 2 dei 3 soci (Lotras e Siem) a mettere nelle casse della nuova società da subito la loro quota di soci di minoranza, dall’altro siamo preoccupati perchè mancano ancora certezze sull’arrivo delle disponibilità finanziarie  del socio di maggioranza. Da queste disponibilità che dovranno gioco forza arrivare in tempi rapidi passa il futuro dello scalo forlivese, dato che la verifica finale di Enac sembra programmata per il 20 dicembre ed entro tale data tutto dovrà essere in ordine. Anche a nome delle Rsa e dei lavoratori speriamo, che fin dalla prossima settimana, si possa mettere la parola fine a questo giallo e si possa fin da subito lavorare per dare piena operatività allo scalo, dando corso finalmente a quel confronto operativo che tutti noi aspettiamo da mesi".

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