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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Continua la crescita: il sistema produttivo di Forlì-Cesena ha agganciato la ripresa

Questo è quanto emerge dai dati dell’Osservatorio economico camerale elaborati dall’ufficio studi e statistica

I dati settore per settore

"Nonostante la flessione nel numero di imprese attive (comunque in stabilizzazione e in linea con quella regionale), prosegue la crescita della produzione industriale, con valori positivi nei principali comparti del settore manifatturiero ed in particolare nelle imprese di medie dimensioni - afferma Moretti -. Qualche lievissimo segnale di attenuazione della criticità nel settore delle costruzioni, una performance ottima delle esportazioni del primo semestre e buoni risultati dal comparto turismo per i primi sette mesi dell’anno. Positivo il saldo occupazionale del primo trimestre dell’anno e le relative previsioni per i mesi da agosto ad ottobre. Tra le note negative va sottolineato il perdurare delle difficoltà del commercio al dettaglio, le problematiche strutturali del comparto agricolo e della frutta estiva, il calo dei prestiti alle imprese e l’elevata incidenza delle sofferenze bancarie. Nel complesso, gli scenari di previsione, predisposti da Prometeia (aggiornati a luglio), stimano per il 2017 un incremento del valore aggiunto dell’1,3% e per il 2018 pari all’1,2%".

I dati principali

Il tessuto imprenditoriale provinciale, al 31 luglio, è costituito da 37.321 imprese attive, in flessione dell’1,0% rispetto al medesimo periodo del 2016. I settori maggiormente significativi in flessione sono: Agricoltura, Costruzioni e Trasporti; in aumento il comparto delle attività di servizi professionali e tecnici, mentre i servizi di alloggio e ristorazione risultano stabili. Le società di capitale, pari al 20,0% del totale escluso il settore agricolo, rappresentano una quota progressivamente crescente delle imprese. Il 94,5% del sistema imprenditoriale provinciale è costituito da imprese con meno di 10 addetti. Il rapporto abitanti per impresa evidenza un’imprenditorialità particolarmente diffusa in provincia (10,5 abitanti per impresa) rispetto gli altri livelli territoriali di riferimento (Emilia-Romagna 10,9, Italia 11,8).

Imprese

Le start up innovative al 12/09/2017 sono 53. In flessione il numero delle imprese artigiane (12.150; -1,0% al 30 giugno rispetto allo stesso periodo del 2016). In flessione anche il numero (530 al 31 luglio scorso) delle imprese cooperative. In merito all’andamento dei principali settori, in calo del 2,2% la consistenza delle imprese agricole attive (sono 6.699 al 31 luglio), rispetto ad analogo periodo del 2016.

Agricoltura

La siccità e le grandine sono all'origine dell'annata problematica per la frutta estiva (in primis pesche e nettarine). La raccolta di uva è stimata in flessione del 30%; con la vendemmia anticipata di 2 settimane. Per quanto concerne i cereali, ad operazioni di raccolta terminate, gli operatori del settore riportano risultati produttivi molto buoni per tutte le tipologie. In sofferenza la raccolta dei foraggi a causa della siccità. I prezzi sono in ripresa come conseguenza della minor offerta. In continua riduzione il patrimonio zootecnico. "Le quotazioni per bovini e ovini stazionarie, ma non soddisfacenti - spiegano dalla Camera di Commercio -. Per i suini si conferma una lenta ripresa con copertura dei costi di produzione, dovuta alla contrazione dell’offerta per riduzione dei capi in allevamento. Con riferimento al comparto avicolo, le quotazioni del pollo da carne appaiono in ripresa (+6,0%, media gennaio-agosto 2017 sul medesimo periodo dell’anno precedente), invertendo il trend degli ultimi 24 mesi. In ripresa anche il prezzo delle uova (+11,1%, media gennaio-agosto 2017 sul medesimo periodo dell’anno precedente), quale conseguenza della minor produzione".

Manifatturiero

Note positive per le attività manifatturiere: su base annuale gli indicatori segnalano valori stabili: produzione +1,8%, fatturato +9,6%, ordini interni +2,9%, ordini esteri +3,8% e occupazione +3,1%. Per le imprese manifatturiere della provincia la favorevole fase congiunturale sembra consolidarsi; la crescita della produzione segna valori superiori alla media nei comparti “mobili”, “altre industrie manifatturiere”, “prodotti in metallo”, “macchinari”, “legno”, e “calzature”, mentre si conferma in negativo il settore delle “confezioni”. Stazionario il comparto “alimentare” e la chimica. Dal punto di vista strutturale, si rileva però un calo dell’1,8% della consistenza delle imprese manifatturiere attive al 31 luglio, rispetto al medesimo periodo del 2016, che si attestano sulle 3.631 unità.

Edilizia

Per il settore delle costruzioni, rallenta la flessione nel numero delle imprese attive: al 31 luglio sono 5.658 (-1,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Nel secondo trimestre 2017, rispetto ad analogo periodo del 2016, il volume d’affari risulta in aumento (+1,0%).

Commercio

Riguardo al commercio al dettaglio, nel suo complesso, le vendite nel secondo trimestre rispetto allo stesso trimestre 2016 sono in flessione (-1,3%). Le performance appaiono differenti per i vari comparti (alimentare +0,5%, non alimentare -2,2%, ipermercati +1,0%) e per classe dimensionale (piccola distribuzione -2,6%, media distribuzione -1,9%, grande distribuzione +0,6%). In calo la consistenza delle imprese nel settore commercio all’ingrosso, al dettaglio e riparazioni autoveicoli che, al 31 luglio, sono 8.329 (-1,3%) e le attività del commercio al dettaglio al medesimo periodo (4.211 aziende, -1,9%). Rilevante la performance del commercio con l’estero nei primi sei mesi del 2017: +11,8% nel complesso delle esportazioni, rispetto ad analogo periodo 2016. Risultato positivo su tutte le classi merceologiche, principalmente determinato dalle esportazioni di macchinari (+15,3%), prodotti dalle “altre industrie manifatturiere” (+10,6%), prodotti tessili, abbigliamento pelli e calzature (+3,4%). Le esportazioni verso i Paesi dell’UE (che incidono per il 60,0% del totale delle esportazioni provinciali) crescono dell’8,4%. Tra le altre macro aree di destinazione maggiormente significative crescono l’Asia Orientale (+38,6%), i Paesi Europei non UE (+10,1%) e l’America Settentrionale (+10,1%).

Ristorazione e turismo

Le imprese attive che erogano servizi di alloggio e ristorazione, al 31 luglio, rispetto al medesimo periodo del 2016, sono stabili in termini di numerosità (+0,1%). Nei primi sette mesi del 2017, il flusso turistico presenta dati positivi: arrivi +7,1% e presenze +13,3%. Le tendenze complessivamente evidenziano una buona performance del settore, confermata anche dall’aumento del volume d’affari registrato nel secondo trimestre dell’anno (+2,2% rispetto al medesimo periodo del 2016). Le imprese attive nel settore “trasporti di merci su strada” sono in calo del 2,6% (dati al 31 luglio rispetto al 31 luglio 2016), analogamente alla dinamica del settore principale (trasporti e magazzinaggio) pari al -3,8%.

Occupazione

Le elaborazioni di Unioncamere Emilia-Romagna su dati Istat Forze di lavoro relativi al primo trimestre 2017, rilevano un tasso di occupazione provinciale 15-64 anni (67,9%) lievemente inferiore al dato regionale (68,8%) e migliore di quello nazionale (57,4%); un tasso di disoccupazione provinciale 15 anni e più (6,7%) in linea con il dato regionale (6,6%), ma decisamente migliore del livello nazionale (11,7%). Il saldo occupazionale dei lavoratori dipendenti al primo trimestre del 2017 è positivo per 1.416 unità (dati destagionalizzati), al secondo posto in regione, in termini assoluti, dopo quello della provincia di Rimini. In flessione le assunzioni (-0,9% rispetto al trimestre precedente) e le cessazioni (-5,0%). Relativamente al ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, nel periodo gennaio-luglio 2017, risultano autorizzate 1.996.404 ore totali con una flessione, rispetto ad analogo periodo 2016, del 35,7,0%. I principali settori interessati sono Costruzioni, Industria del legno e “fabbricazione di prodotti in metallo”.

Riguardo all’andamento del credito, a giugno 2017 i prestiti bancari alle imprese risultano in diminuzione (-2,5% rispetto al medesimo periodo del 2016). Tra i macrosettori di attività economica, la contrazione dei prestiti si riscontra per le costruzioni (-10,2%), i servizi (-1,1%) e le attività manifatturiere (-7,2%, in continuità a quanto rilevato nel trimestre precedente). Le sofferenze sugli impieghi totali, al 31 marzo, sono state pari al 13,10% (Emilia-Romagna 12,42%, Italia 10,32%). Ancora elevato è il ritmo di crescita delle nuove sofferenze (+3,4%) rilevato in provincia nel secondo trimestre 2017.

Scenari

Gli scenari di previsione aggiornati, predisposti da Prometeia e riferiti a luglio, infine, stimano, per la provincia di Forlì-Cesena, per il 2017 un aumento del valore aggiunto dell’1,3% (Emilia-Romagna +1,4%; Italia +1,1%) e per il 2018 un incremento dello stesso dell’1,2% (Emilia-Romagna +1,2%; Italia +0,9%).

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