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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Predappio

Ambulanti di Predappio contro il Comune: "Non vogliamo spostarci"

Continua la protesta del Comitato dei Commercianti Ambulanti di Predappio contro la decisione di spostare il mercato da piazza S'Antonio a foro Boario "con motivazioni futili e poco trasparenti"

Continua la protesta  del Comitato dei Commercianti Ambulanti di Predappio contro la decisione di spostare il mercato da piazza S'Antonio a foro Boario "con motivazioni futili e poco trasparenti. L' agitazione, cominciata sabato 29 dicembre con una petizione, è proseguita sabato 5 gennaio con volantini e manifesti ,e  proseguirà sabato 12  con una serrata generale del mercato e che si baserà come filo conduttore sulla morte del mercato con relativo funerale".

Giampaolo Prata, commerciante ambulante, al sabato a Predappio è il promotore per lo spostamento del mercato, "dopo gli ultimi eventi - affrema in una nota - ora sono diventato l’esecutore, attorno a me si è creato un vero movimento, e dopo varie promesse, portate avanti per anni, fatte direttamente dal sindaco, ci vediamo ancora a tornare nell’ex Foro Boario. Dopo avere passato un periodo sperimentale in piazza S.Antonio, questa estate da parte del Comune è stato condotto un sondaggio alla popolazione e ai commarcianti del paese, il risultato nessuno lo ha saputo, il comunicato che ci è stato consegnato, visto il sondaggi,o dice che dal 5 gennaio siamo in castigo come ogni anno, in una posizione invisibile, che pero ci è stato concesso di rimanere nel ghetto un mese in meno".

"Il sondaggio lo abbiamo fatto noi -  scrive il Comitato - facendo scegliere alla popolazione dove avrebbe preferito il mercato, è risultato che su 120 persone solo 5 vogliono che il mercato si svolga giu all’ex Foro Boario.  Il mercato deve rimanere fermo in un posto, possibilmente un posto visibile, i commerciamti, ovunque siano, se ne fanno una ragione, ci parlano di democrazia ma quando aggiungono una qualsiasi tassa non chiedono il parere di nessuno, vi sembra democratico? Comunque la prima lettera che ho mandato in comun - precisa Prata - e con richiesta di miglioria è stato nel lontano 25 ottobre 2006. Da allora anno sempre tergiversato, non anno mai preso una decisione concreta. Molti di noi stanno pensando di andarsene. Se l’aministrazione continua con queste indecisioni pensando di accontentare tutta la popolazione, in realta non accontenta nessuno".

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