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Economia

Il territorio continua a crescere: occupazione sopra la media nazionale

E' quanto annuncia il presidente della Camera di Commercio, Alberto Zambianchi, presentando l'andamento dell'economia locale del 2016

IMPRESE -  Il tessuto imprenditoriale provinciale, al 30 novembre, è costituito da 45.695 localizzazioni attive (sedi e unità locali), in lieve flessione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-0,6%). Il numero delle imprese attive, 37.666 al 30/11/2016, registra un calo dello 0,9% (in rallentamento rispetto allo scorso anno). I settori maggiormente significativi in flessione sono: costruzioni e trasporti; in lieve aumento i servizi di alloggio e ristorazione e quelli professionali. Le società di capitale, pari al 19,6% del totale escluso il settore agricolo, rappresentano una quota progressivamente crescente delle imprese. Il 94,2% del sistema imprenditoriale provinciale è costituito da imprese con meno di 10 addetti. Il rapporto abitanti per impresa evidenza un’imprenditorialità particolarmente diffusa in provincia (10,5 abitanti per impresa) rispetto gli altri livelli territoriali di riferimento (Emilia-Romagna 10,9, Italia 11,8). Le start up innovative al 12 dicembre sono 58. In flessione il numero delle imprese artigiane (12.237; -1,7% al 30 settembre rispetto allo stesso periodo del 2015). Stabile il numero (542 al 30 novembre) delle imprese cooperative.

ANNATA AGRARIA - In merito all’andamento dei principali settori, l’annata agraria 2016, contrariamente agli ultimi anni, ha avuto un andamento climatico normale, senza eccessi di pioggia o lunghi periodi siccitosi. Unica nota di rilievo le grandinate superiori alla norma. I cereali estivi sono tornati, dopo un paio di annate molto difficili, a rese per ettaro normali e anche la qualità si è rivelata buona. I prezzi del prodotto però sono diminuiti. Nonostante le buone produzioni queste quotazioni non riescono a coprire i costi di produzione. Per i foraggi si rileva una buona qualità con quotazioni in ripresa nell’ultimo quadrimestre del 2016. Il prodotto risulta di difficile collocazione a causa della continua riduzione del patrimonio bovino e ovino.

Per le colture frutticole, la parte autunnale dell’annata agraria è caratterizzata dal raccolto di mele, kiwi, kaki e castagne. Per mele, kaki e castagne ci sono stati raccolti normali con prezzi discreti, mentre il kiwi registra un forte decremento di produzione, mantenendo una buonissima quotazione. Con riferimento alla vendemmia 2016, la produzione stimata al momento risulta analoga a quella dell’annata precedente, con buono stato sanitario e qualitativo. Si prevede un mercato con quotazioni in leggera flessione per i vini rossi mentre i bianchi dovrebbero rimanere stazionari. A giudizio degli operatori, l’annata si preannuncia molto buona.

In continua riduzione il patrimonio zootecnico. Quotazioni per bovini e ovini stazionarie ma non soddisfacenti. I suini a fronte di un primo semestre con prezzi non remunerativi, dal mese di luglio registrano una lenta ripresa. Prezzo in flessione per il pollame da carne (-11,4% media gennaio novembre 2016 sul medesimo periodo dell’anno precedente). Complessivamente in calo dell’1,8% la consistenza delle imprese agricole attive (sono 6.840 al 30 novembre), rispetto ad analogo periodo 2015.

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