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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Continua il calo delle imprese in provincia: soffre il settore dell'edilizia

Dal punto di vista territoriale le imprese attive risultano in calo in entrambi i comprensori: rispettivamente dell’1,7% in quello di Forlì e dell’1,1% in quello di Cesena

Nel primo trimestre dell’anno, tradizionalmente caratterizzato da un bilancio negativo tra iscrizioni e cessazioni d’imprese, a causa del concentrarsi di queste ultime alla fine dell’anno precedente, sono nate 749 imprese e ne sono cessate 979; il saldo è dunque negativo per 230 unità. Questa la dinamica del tessuto imprenditoriale che emerge dall’analisi dei dati relativi alla nati-mortalità delle imprese italiane tra gennaio e marzo, elaborati dalla Camera di Commercio di Forlì-Cesena su dati InfoCamere.

Al 31 marzo 2015 le unità locali registrate in provincia sono risultate pari a 51.043, quelle attive 45.674. Le imprese “registrate” risultano essere 43.058, delle quali 37.944 risultano attive. La consistenza delle imprese attive si conferma in calo in tutti i livelli territoriali: -1,4% a livello provinciale, -1% a livello regionale e -0,4% a livello nazionale. Fra i settori maggiormente significativi quanto a numerosità delle imprese attive (al netto dell’agricoltura), quello delle costruzioni, che rappresenta il 19,0% del totale delle imprese attive in provincia, conferma la contrazione maggiore (-3,6%).

Il settore manifatturiero, la cui incidenza è del 12,1%, diminuisce dell’1,2%. Una flessione più moderata (-0,8%) si registra nel commercio, che costituisce il 27,2% delle imprese attive non agricole. Seguono per incidenza i settori “alloggio e ristorazione” (8,8% del totale), con una lieve crescita dello 0,6%; le attività immobiliari (incidenza del 7,8%) con una diminuzione dell’1,9%; i “trasporti e magazzinaggio” (incidenza del 4,8%), che diminuiscono del 3,5%. Le “Altre attività di servizi” pesano per il 5,7% del totale delle imprese attive non agricole e registrano un moderato aumento (+0,7%). Prosegue, infine, la riduzione delle imprese agricole, con una flessione del 2,3%, rispetto al primo trimestre 2014 con una tendenza che si rileva anche negli altri livelli territoriali.

Per quanto riguarda la forma giuridica delle imprese (sempre osservata al netto del settore agricolo), si conferma la crescita delle società di capitale (+1,7%), dato significativo in quanto si tratta del segmento maggiormente strutturato del sistema imprenditoriale. La crescita provinciale è analoga a quella regionale, mentre, a livello nazionale, si è registrato un incremento superiore (+2,9%). L’incidenza provinciale delle società di capitali, pari al 18,9%, rimane inferiore a quella regionale e nazionale (entrambe pari al 23,0%).

Le ditte individuali, pari al 53,7% delle imprese attive (53,3% in regione, 56,4% in Italia), sono diminuite dell’1,8%. Le società di persone, pari al 24,4% del totale (21,1% in regione, 17,9% in Italia), sono diminuite del 2,1%. Infine, le “altre forme giuridiche”, che rappresentano il 2,9% del totale (2,5% in regione, 2,7% in Italia) sono cresciute dello 0,8%. Dal punto di vista territoriale le imprese attive risultano in calo in entrambi i comprensori: rispettivamente dell’1,7% in quello di Forlì e dell’1,1% in quello di Cesena; a livello comunale la consistenza delle imprese risulta in lieve crescita nei comuni di Santa Sofia (+0,6%) e Sogliano (+0,3%).

“La dinamica del tessuto imprenditoriale registrata nei primi tre mesi dell’anno” - dichiara il presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, Alberto Zambianchi - riflette la situazione attuale del Paese in cui, da una parte, si ripercuotono ancora gli effetti negativi della lunga crisi che ha colpito anche il nostro Territorio, dall’altra, si notano finalmente una tendenza alla stabilizzazione delle dinamiche e qualche lieve segnale positivo. Anche in questo scenario, la Camera di Commercio di Forlì-Cesena continua a sostenere le imprese realizzando iniziative mirate a migliorare la loro competitività e a rafforzare i segnali di ripresa”.

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