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La fotografia dell'economia locale: oltre il 68% dei cittadini ha un lavoro

I dati più aggiornati rilevano un rallentamento della perdita di imprese, un’annata agraria complessivamente meno critica delle precedenti

I DATI IN SINTESI - Il tessuto imprenditoriale provinciale, al secondo trimestre dell'anno, è costituito da 51.121 localizzazioni registrate (di cui 45.629 attive) che presentano una consistenza stabile rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il numero delle imprese attive, 37.660 al 31/8/2016, registra un calo in rallentamento rispetto allo scorso anno. I settori più significativi in calo sono: costruzioni e trasporti; in lieve aumento le attività finanziarie e assicurative e quelle professionali. Le società di capitale, pari al 19,5% del totale escluso il settore agricolo, rappresentano una quota progressivamente crescente delle imprese. Il 94,7% del sistema imprenditoriale provinciale è costituito da imprese con meno di 10 addetti. Il rapporto abitanti per impresa evidenza un’imprenditorialità particolarmente diffusa in provincia (10,5 abitanti per impresa) rispetto gli altri livelli territoriali (Emilia-Romagna 10,9, Italia 11,8). Le start up innovative al 19/9/2016 sono 52. Rallenta la flessione del numero delle imprese artigiane (12.296; -1,7% al 30/6/2016 rispetto allo stesso periodo del 2015). Stabile il numero (545 al 31/8/2016) delle imprese cooperative.

OCCUPAZIONE - I dati dell’indagine Istat sulle Forze di lavoro relativi al primo trimestre 2016, rilevano un tasso di occupazione provinciale 15-64 anni (68%) superiore al dato regionale (67%). L’ultimo dato nazionale disponibile - non perfettamente confrontabile - è pari al 56,3% ed è riferito al 2015; un tasso di disoccupazione provinciale 15 anni e più (6,8%) inferiore al dato regionale (7,6%). L’ultimo dato nazionale disponibile - non perfettamente confrontabile - è pari all’11,9% ed è riferito al 2015. Relativamente al ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, nel periodo gennaio-agosto 2016, risultano autorizzate 3.427.791 ore totali con una variazione, rispetto ad analogo periodo 2015, del -19%. I principali settori interessati sono Costruzioni, Industria del legno, Fabbricazione di prodotti in metallo.

CREDITO - Riguardo all’andamento del credito, a giugno 2016 i prestiti bancari alle imprese risultano in diminuzione (-1,2% rispetto al medesimo periodo del 2015). Tra i macrosettori di attività economica, la flessione dei prestiti è più netta per le Costruzioni (-8,6%) e i Servizi (-5,5%). In crescita, invece, l’erogazione dei prestiti nelle attività manifatturiere (+4,7%). Le sofferenze sugli impieghi totali, al primo trimestre 2016, sono state pari all’11,38% (Emilia-Romagna 11,55%, Italia 10,07%). Ancora elevato è il ritmo di crescita delle nuove sofferenze (+4,1%) rilevato in provincia nel secondo trimestre 2016. Gli scenari di previsione aggiornati, predisposti da Prometeia e riferiti a luglio, stimano per il 2016 un aumento del valore aggiunto per Forlì-Cesena dell’1% (Emilia-Romagna +1,1%; Italia +0,8%); nel 2017 è previsto un incremento dell’1,2% per Forlì-Cesena, dell’1,2% per la regione e dell’1% per l’Italia.

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