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Iper aperto non-stop, Marco Polo si ribella per Santo Stefano

Solo 6 giorni di chiusura all'anno per il centro commerciale forlivese 'Puntadiferro', in barba alle festività e alle domeniche, compreso il 26 dicembre. I sindacati storcono il naso: "Almeno per un giorno del centro commerciale si può fare a meno". Intanto Marco Polo Expert annuncia che starà chiuso

“Il lavoro nobilita l'uomo” diceva Charles Darwin. A quanto pare i 359 giorni lavorativi che si prospettano nel 2013 per i dipendenti del centro commerciale forlivese 'Puntadiferro' faranno brillare la loro anima lavoratrice, degna di essere paragonata a quella di Stachanov. Per quanto le intenzioni della direzione dell'Iper, rappresentata dalla persona di Tiziano Bambi, possano essere “purificanti” per l'animo dei suoi lavoratori e mirino a sfidare questi tempi di crisi economica, c'è chi tanta buona volontà non la riesce a condividere.

Sono i sindacati che, di fronte alla decisione di rimanere chiusi solo 6 giorni all'anno, escludendo ancora una volta il tanto protestato 26 dicembre, storcono il naso: “Almeno per un giorno del centro commerciale si può fare a meno” dice a ForliToday Maria Giorgini, segretario Filcams di Cgil. Martedì si è svolto l'incontro tra la direzione del Puntadiferro e i sindacati Cgil, Cisl e Uil, i quali hanno ricevuto la comunicazione del fitto calendario lavorativo del centro commerciale. Presenti anche due delegati sindacali della Sgm, proprietaria del negozio Marco Polo Expert, che hanno comunicato l'intenzione dei lavoratori dell'azienda di non prestare attività lavorativa il giorno di Santo Stefano, come già successo per quello appena trascorso.

“Abbiamo espresso parere favorevole sulle chiusure del 25 aprile e del Primo maggio ma rimane la criticità dell'apertura del 26 dicembre che per il centro commerciale è ormai diventato simbolo della logica della liberalizzazione da noi ritenuta sfrenata” - spiega Maria Giorgini. - “Per di più le 52 domeniche di apertura durante l'anno richiederanno un enorme impegno ai lavoratori e, nel periodo natalizio, i due giorni di festività del 25 e 26 dicembre sono un momento di riposo ma anche di riconoscimento per il grande sforzo fatto durante il mese di dicembre. Come sindacati auspichiamo che da qui alla fine dell'anno la direzione riveda la sua decisione per sgravare dal grosso carico di lavoro i suoi dipendenti. Sono 720 le persone che lavorano al Puntadiferro e almeno nelle festività hanno diritto di riposarsi e stare con la propria famiglia.”

“Un altro punto dolente sono i riposi settimanali – continua Giorgini - . Nel periodo natalizio del 2012 molti lavoratori non hanno avuto nemmeno un giorno di riposo oltre alle chiusure dell'8, 25 dicembre e 6 gennaio, in deroga alla normativa che ne prevede almeno uno a settimana. Molti hanno contratti a termine, non hanno ferie e per non correre il rischio di perdere il posto hanno dovuto accettare. E' molto stressante per i lavoratori ed è assurdo che la società non pensi anche alla qualità della vita dei suoi dipendenti”.

L'Iper forlivese ha sicuramente creato nuovi posti di lavoro ma, sottolinea Giorgini: “Un po' per la crisi e un po' per l'avvento dell'ipermercato, sono 2740 i lavoratori del settore del commercio che, tra il 2011 e il 2012, hanno perso l'occupazione a Forlì e sono innumerevoli le attività in centro storico che hanno chiuso. Anche per via di queste aperture straordinarie, il piccolo negozio del centro non riesce a competere con la forza dell'Iper. La città si sta impoverendo per questa cattedrale del commercio. Come sindacati auspichiamo che i canditati che andranno in Parlamento spingano per un riordino del commercio e una regolamentazione. Sarà difficile ma c'è bisogno di equilibrio sia per i lavoratori che per le attività commerciali".

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