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Economia

Boom della cassa integrazione in deroga: "Collasso produttivo"

Il segretario della Uil Forlì, Lugi Foschi traccia l'andamento del territorio sul tema della cassa integrazione. "Il confronto con lo stesso mese dell'anno precedente denota un calo complessivo"

Gli effetti della non crescita sono implacabilmente verificabili attraverso il dato delle ore di cassa integrazione richieste nel mese di Febbraio, dalle aziende per rispondere alle difficoltà. Un aumento a livello nazionale che ha investito sia la Cassa Ordinaria (+ 23,9%) utilizzata per crisi temporanee, sia la Straordinaria (+ 20,4%) richiesta per crisi aziendali più profonde che soprattutto la Cassa in Deroga (+ 134%),che sostiene in gran parte le piccole e medie imprese nelle fasi di difficoltà.

Il segretario della Uil Forlì, Lugi Foschi traccia l'andamento del territorio. “Per quanto riguarda la Provincia di Forli-Cesena il confronto con lo stesso mese dell’anno precedente denota un calo complessivo del  41,6 %, ma con risultati diversi in base alle tipologie. Infatti la cig ordinaria è cresciuta del  20,5 % , quella in deroga del  94,4 % e solo il massiccio calo, – 73,3 %, della  straordinaria ha permesso alla nostra provincia di avere il segno positivo. Questi dati denotano il perdurare della crisi anche nel nostro territorio, anche se qualche grossa azienda ha ripreso il lavoro, una grande quantità di piccole e medie aziende ancora sono in fasi di grosse difficoltà".

Visto il massiccio ricorso delle nostre aziende alla Cassa in Deroga – continua Foschi - è prioritario che anche per il 2012 si trovino subito le risorse per finanziare questo strumento, come negli anni passati”. La Uil di Forli’ è convinta che se nei prossimi mesi non ci sarà un importante ripresa economica produttiva, “molti nodi verranno al pettine e se le banche non cominceranno ad allargare i cordoni del credito, molte imprese avranno grandi difficoltà sia produttive che finanziarie e si correrà il rischio di un collasso produttivo. Facciamo appello alle istutuzioni perché intervengano fin da subito nei confronti degli istituti bancari , per rassicurare le aziende e i lavoratori che vi operano”, conclude Foschi.
 

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