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Bollette dell'acqua, in provincia sono le più salate: 609 euro la spesa media. Dispersione idrica al 26%

La fotografia emerge dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. Bollette idriche particolarmente salate a Cesena e Forlì

527 euro, è questa la cifra spesa nel 2021 da una famiglia emiliano-romagnola per la bolletta idrica (460 euro la media nazionale), con un aumento del 2,3% rispetto al 2020. Frosinone resta in testa alla classifica dei capoluoghi di provincia più cari con una spesa media a famiglia di 847 euro, mentre Milano conquista la palma di capoluogo più economico con 162 euro.

Notevoli spesso le differenze tariffarie anche fra i singoli capoluoghi di provincia della stessa regione: in Emilia Romagna, si va dai 609 euro di Cesena e Forlì ai 352 euro di Bologna. La fotografia emerge dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, realizzato nell'ambito del progetto "RE-USER: usa meglio, consuma meno", finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico (Legge 388/2000 – anno 2021). Le tariffe sono indicate rispetto ad una famiglia tipo di tre componenti ed un consumo annuo di 192 metri cubi.

"Con un uso più consapevole e razionale di acqua, che abbiamo quantizzato in 150 mc invece di 192 metri cubi l’anno, una famiglia emiliano-romagnola risparmierebbe quasi 147 euro l’anno", viene spiegato. In riferimento ai soli capoluoghi di provincia italiani, emerge che a livello nazionale va dispersa il 36% dell'acqua immessa, con evidenti differenze fra le singole regioni e anche fra i singoli capoluoghi della stessa Regione. In Emilia Romagna, ad esempio, si passa dal 40% di Ferrara al quasi 19% di Piacenza. A Forlì e Cesena la dispersione idrica è al 26,3%.

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