rotate-mobile
Economia

Camera di Commercio, si va verso l’accorpamento con le altre Camere romagnole

L'ipotesi di riforma del sistema camerale è stata al centro del dibattito durante la seduta del Consiglio della Camera di Commercio Forlì-Cesena, che si è svolto il 28 luglio.

L’ipotesi di riforma del sistema camerale è stata al centro del dibattito durante la seduta del Consiglio della Camera di Commercio Forlì-Cesena, che si è svolto il 28 luglio. Nel corso della riunione, i Consiglieri hanno condiviso l’opportunità di una razionalizzazione territoriale anche del Sistema Camerale della nostra regione attraverso operazioni di accorpamento nell’ambito del processo di autoriforma che si sta delineando a livello nazionale, percorso ritenuto virtuoso e positivo dallo stesso Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione.

E’ in corso, infatti, il processo di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione, avviato recentemente dal Governo, che sta delineando modifiche sostanziali e radicali anche per il Sistema Camerale nazionale.

Si va dal Decreto Legge n. 90 del 24 giugno scorso, in fase di conversione, che all’art. 28 dispone la riduzione del 35% nel 2015, del 40% nel 2016 e del 50% nel 2017 delle entrate da diritto annuale versato dalle imprese alle Camere con una conseguente netta riduzione del sostegno alle imprese e della promozione del territorio, fino ad una riorganizzazione complessiva del Sistema Camerale delineata nel Disegno di Legge delega presentato al Senato che inizierà il proprio iter parlamentare nei prossimi mesi.

In questo difficile scenario, aggravato dalla prolungata situazione di crisi che ha colpito duramente le imprese e i territori, le Camere di Commercio italiane condividono la necessità di proporre autonomamente una revisione dei propri ambiti territoriali di riferimento e della normativa che le disciplina, allo scopo di produrre ulteriori economie di scala, rendere ancora più efficaci ed efficienti i servizi erogati ( secondo quanto riportato nello studio svolto recentemente dalla CGIA di Mestre, le Camere di Commercio sono l’interlocutore istituzionale privilegiato del sistema imprenditoriale e il più apprezzato dalle imprese e sono ritenute l’istituzione pubblica più efficiente dall’88,8% delle imprese) e candidarsi allo svolgimento di nuove funzioni che possono derivare dal progetto generale di riforma della Pubblica Amministrazione in atto.

La razionalizzazione del sistema attraverso accorpamenti fra gli Enti rappresenta una soluzione percorribile per garantire l'autosostenibilità delle Camere e il loro ruolo fondamentale di promozione economica e va nella direzione di un Sistema costituito da un numero minore di Enti capaci però di mantenere il legame con le economie locali e le relative specificità e garantire la rappresentanza dei singoli territori.

Gli interventi che si sono succeduti nella seduta del Consiglio di ieri sono andati nella direzione di un accorpamento coerente con le logiche di “area vasta” costituita da Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini già delineate dalla governance regionale in materia sanitaria, in relazione al Sistema del Trasporto locale, al Sistema Universitario, al servizio di erogazione dell’acqua e ai consorzi di bonifica, nonché con i processi di aggregazione in atto nel sistema delle Associazioni di Categoria e già consolidati per alcuni sindacati. E’ stata sottolineata inoltre l’importanza di considerare e valorizzare la dimensione identitaria, culturale e storico-geografica dei nostri territori.

“Realizzato un ampio ed articolato “giro di boa” – dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena-, al quale hanno contribuito i membri del Consiglio Camerale in rappresentanza delle principali Associazioni di Categoria del territorio, è stato deciso di avviare il percorso di modifica della circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Forlì-Cesena affidando alla Giunta il compito di predisporre un'analisi di fattibilità per individuare l'aggregazione ottimale e maggiormente efficace in termini di sostenibilità economico-finanziaria allo scopo di garantire rappresentanza dei territori, fruibilità e accessibilità dei servizi, mantenere la prossimità alle imprese e consentire alla nuova struttura di essere realmente funzionale per continuare a svolgere un ruolo determinante nello sviluppo economico del nuovo ambito territoriale di riferimento.

Considerato l’atteggiamento costruttivo con il quale le Camere di Commercio stanno affrontando la sfida per migliorare ulteriormente la loro competitività, sono fiducioso che la riforma che il nostro Governo saprà delineare sarà realmente migliorativa del Sistema Camerale, sistema che rappresenta l’unico ramo della Pubblica Amministrazione gestito dalle imprese e per le imprese”.


Alcuni dati sulla Camera di Commercio di Forlì-Cesena

La Camera di Commercio di Forlì-Cesena nel periodo 2007/2013 ha programmato e realizzato ogni sua iniziativa insieme con le Associazioni di Categoria ed insieme con gli Imprenditori e:
-ha diminuito  i costi per i Servizi del 17%,
-ha diminuito il costo del Personale dell’8%,
-ha sostenuto gli investimenti per lo sviluppo del Territorio con 28 milioni di euro
-paga regolarmente i propri fornitori in 43 giorni
-iscrive le nuove imprese col proprio Registro in 1 giorno
-non ha debiti al 31.12.2013
-ha il bilancio in equilibrio ed è ben patrimonializzata.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Camera di Commercio, si va verso l’accorpamento con le altre Camere romagnole

ForlìToday è in caricamento