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Economia

Cariromagna approva il bilancio: 651 milioni di nuovi finanziamenti

Il consiglio di amministrazione di Cariromagna, la banca del Gruppo Intesa Sanpaolo che opera nelle province romagnole con 112 filiali, riunitosi sotto la presidenza di Sergio Mazzi ha approvato il progetto di bilancio 2011

Il consiglio di amministrazione di Cariromagna, la banca del Gruppo Intesa Sanpaolo che opera nelle province romagnole con 112 filiali, riunitosi sotto la presidenza di Sergio Mazzi ha approvato il progetto di bilancio 2011 presentato dal direttore generale Stefano Capacci. "Cariromagna - si legge in una nota - ha confermato il suo ruolo di supporto al territorio finanziando l’economia romagnola con 651 milioni di nuovi mutui, di cui 477 milioni per il fabbisogno delle imprese e oltre 174 milioni sono stati dedicati agli investimenti, per lo più immobiliari, delle famiglie".

Il totale dei crediti alla clientela, a breve e a medio lungo termine, ha così raggiunto i 4,6 miliardi, in crescita del 6% (+263 milioni) rispetto al 31 dicembre 2010. Le attività finanziarie della clientela ammontano a 5,1 miliardi e nel corso del 2011 hanno evidenziato una ricomposizione a favore del risparmio gestito, cresciuto del 3,9% a 1,3 miliardi. L’analisi dei principali dati economici evidenzia proventi operativi netti per 148,7 milioni (+0,5%) mentre gli oneri operativi, che rimangono oggetto di costante controllo e di azioni volte al loro strutturale contenimento, calano a 92,1 milioni (-4,8%). In particolare si segnala un contenimento del costo del personale del 4,8%.

Positivo il risultato della gestione operativa che ha raggiunto i 56,6 milioni (+10,5%), nel quadro di un’attenta politica commerciale volta a coniugare le soddisfazioni della clientela con le esigenze di redditività.

Le rettifiche su crediti che si attestano a 50,4 milioni (+11,9%) evidenziano appieno gli effetti della crisi economica che ha investito non solo il mondo delle imprese, ma anche quello delle famiglie che hanno risentito della riduzione dell’occupazione. L’indice di rischiosità delle sofferenze (sofferenze nette sul totale impieghi netti) al 2,4% ed il grado di copertura delle sofferenze (rettifiche effettuate sui volumi lordi) al 64,9% confermano peraltro la costante attenzione alla prudente gestione del rischio.

Il risultato netto d’esercizio è negativo per 6,6 milioni di euro (rispetto al risultato positivo per 0,7 milioni del 2010),negativo per 1,6 milioni di euro se normalizzato da eventi non ricorrenti, quali gli accantonamenti per esodi volontari di dipendenti nel 2011 e il beneficio fiscale per l’affrancamento dell’avviamento nel 2010.  La solidità della banca mantiene livelli di tranquillità ed è confermata da indici patrimoniali Tier1 eTotal Capital Ratio che si posizionano al 9,9%.

“Le incertezze sul ciclo economico e le tensioni sul debito che hanno interessato il nostro Paese hanno negativamente inciso sull’andamento del sistema bancario e sul risultato d’esercizio di Cariromagna. - ha sottolineato il direttore generale Stefano Capacci - In questo momento così eccezionale per l’economia mondiale abbiamo puntato alla solidità patrimoniale della banca effettuando ingenti rettifiche su crediti e incrementando la copertura dei crediti in bonis. Questi maggiori accantonamenti e gli oneri straordinari derivanti dagli accordi con le organizzazioni sindacali hanno assorbito il positivo risultato della gestione operativa ottenuto grazie alla vivace attività commerciale della banca”.

“Nel 2012 - continua il direttore generale – intensificheremo il nostro impegno per garantire ai clienti soluzioni sempre più adatte alle sfide con cui quotidianamente si confrontano.”
“Cariromagna- ha aggiunto il presidente Sergio Mazzi– è consapevole che una banca locale come la nostra cresce con il proprio territorio di riferimento e, pur mantenendo alta l’attenzione sui criteri selettivi di concessione del credito, ha finanziato l’economia romagnola con 651 milioni di erogazioni.”

“L’appartenenza ad un grande Gruppo- continua il presidente – permette di coniugare la vicinanza e la capacità di ascolto delle esigenze delle comunità territoriali, tipica delle banche locali, con i servizi e le competenze di una grande banca di respiro internazionale. Cariromagna ha reagito prontamente ai bisogni e alle emergenze del territorio sorte a seguito dell’ondata di maltempo mettendo a disposizione un plafond di finanziamenti di 50 milioni di euro, dimostrando ancora una volta la concreta vicinanza alle famiglie e alle aziende romagnole ”.
 

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