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Economia

Cariromagna, approvato il bilancio: nel 2013 510 milioni di finanziamenti

Cariromagna ha continuato ad assicurare al territorio il proprio sostegno, finanziando l’economia romagnola con circa 510 milioni di euro di nuovi finanziamenti a medio lungo termine, di cui circa 372 alle imprese

Il consiglio di amministrazione di Cariromagna, presieduto da Sergio Mazzi, ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre presentato dal direttore generale Stefano Capacci. In un quadro di grave difficoltà, Cariromagna, la banca del Gruppo Intesa Sanpaolo che opera nelle province romagnole con 93 filiali al servizio di circa 150mila clienti, ha continuato ad assicurare al territorio il proprio sostegno, finanziando l’economia romagnola con circa 510 milioni di euro di nuovi finanziamenti a medio lungo termine, di cui circa 372 alle imprese e 138 agli investimenti, per lo più immobiliari, delle famiglie.

I crediti alla clientela ammontano a 4,2 miliardi (volumi medi -1,5% rispetto a dicembre 2012), in leggero calo per la ridotta domanda di credito, connessa al ciclo congiunturale recessivo. Peraltro nel comparto famiglie e small business si registra invece un aumento dei volumi medi di circa l’1% negli impieghi. Le attività finanziarie della clientela presso la banca ammontano a 4,6 miliardi (-1,5%). La flessione della raccolta indiretta (-2,6%) è stata in parte controbilanciata dall’aumento della raccolta diretta (+0,6%). La clientela sta sempre più orientandosi verso forme di gestione professionale del risparmio, come dimostra l’incremento del 18% del risparmio gestito che ha raggiunto quota 1,6 miliardi.

Pur in un contesto di persistente volatilità e difficoltà economica il risultato della gestione operativa sale a 80,5 milioni (+9,2%), grazie alla crescita dei proventi operativi netti (+0,2%) e alla diminuzione degli oneri operativi (-7%) gestiti sempre con estrema attenzione. Ciò determina una maggiore efficienza con un rapporto costi/ricavi (cost/income ratio) che scende al 51,4% rispetto al 55,4% di dicembre 2012. La difficile congiuntura economica, il conseguente aumento dei crediti in sofferenza e soprattutto l’adozione di criteri estremamente prudenti nella loro valutazione, hanno portato Cariromagna ad effettuare consistenti rettifiche su crediti per 123,5 milioni, con un aumento di 50,8 milioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La banca ha mantenuto una politica di accantonamento rigorosa ed adeguata a fronteggiare le perdite attese, con una copertura dei crediti deteriorati al 43,1%, su livelli superiori rispetto a quelli di fine 2012 (38,3%).

Per effetto della Legge n. 5/14, il beneficio derivante dalla partecipazione in Banca d’Italia è stato di oltre 7 milioni, al netto dell’effetto fiscale. Nel 2013 si è proceduto inoltre con rettifiche di valore dell’avviamento per 2,6 milioni al netto dell’effetto fiscale.
Il risultato netto al 31 dicembre 2013 risulta così negativo per 26 milioni di euro. La solidità della banca  è confermata da un coefficiente di solvibilità (total capital ratio) pari al 13,1%.

“Il 2013 è stato indubbiamente ancora un anno molto complesso e difficile - ha sottolineato il presidente Sergio Mazzi – e in tale contesto Cariromagna ha perseguito il suo ruolo di banca del territorio, sostenendone e promuovendone il valore e le eccellenze, finanziando l’economia romagnola con oltre 510 milioni di erogazioni. I risultati dell’esercizio riflettono da un lato le rettifiche di valore particolarmente elevate, conseguenti alla costante adozione di un approccio prudenziale nella stima della recuperabilità dei crediti, e dall’altro l’attività caratteristica della banca, che continua a dare i suoi frutti coerentemente con i risultati positivi da sempre ottenuti.”

“Pur operando in un contesto critico, abbiamo registrato performance commerciali molto incoraggianti, con il risultato della gestione operativa della banca in continua crescita, grazie al miglioramento dei ricavi e al contenimento dei costi, - ha aggiunto il direttore generale Stefano Capacci – ma per effetto del considerevole impatto delle rettifiche Cariromagna chiude l’esercizio con un risultato negativo. Peraltro la volatilità dei mercati finanziari può offrire anche opportunità che occorre sapere cogliere; credo che questa situazione favorisca un aumento della domanda di consulenza finanziaria specializzata, trasformandosi in una opportunità di crescita che la banca, forte del Gruppo di appartenenza, è pronta a sostenere".

"Abbiamo attraversato mesi difficili, li abbiamo affrontati con prudenza e con grande determinazione, potendo contare sulla solidità che abbiamo costruito nel tempo e che rimane il nostro principale punto di forza. Oggi – continua Capacci - siamo in grado di sostenere la ripresa che è attesa per i prossimi mesi e che incominciamo a intravvedere. Siamo una banca sana, solida  e continueremo a lavorare con la serenità di chi sa di avere fatto e di stare facendo bene tutto ciò che serve.”

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