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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Cassa integrazione, 2012 negativo: "Dimenticati dalla Regione"

Il 48esimo rapporto della Uil sulla cassa integrazione chiude il 2012 con un dato molto negativo. Lo evidenzia Luigi Foschi, segretario della Uil di Forlì

Il 48esimo rapporto della Uil sulla cassa integrazione chiude il 2012 con un dato molto negativo. Lo evidenzia Luigi Foschi, segretario della Uil di Forlì, aggiungendo che “se si vuole comprendere come gli effetti della crisi impattino sul sistema produttivo, basta osservare quante ore di cassa integrazione le imprese richiedono. Il dato del 2012, che vede un aumento di oltre il 12% sul 2011, certifica che la crisi picchia duro continuando a colpire sia le piccole imprese come testimonia l'aumento dell'11% della cassa in deroga, sia le grandi dove la cassa ordinaria aumenta di oltre il 46%”.

”Ne emerge che l'ombrello della cassa integrazione ancora regge, ma che troppi lavoratori transitano in maniera massiccia verso la disoccupazione come testimonia la crescita delle richieste delle indennita' di mobilità”, aggiunge Foschi, sostenendo che la “Uil di forli' e' convinta che il nuovo parlamento non potra' esimersi dal rivedere la scelta fatta con la riforma del mercato del lavoro che nel tempo cancellera' questo particolare ammortizzatore sociale, cosi' come rimane insufficente la copertura finanziaria della cassa in deroga che, se richiesta con questa intensita' assorbira' rapidamente gli stanziamenti previsti con la legge di stabilità”.

“Per noi rimane fondamentale che il futuro governo del paese  abbia come priorità – continua Foschi -: adeguate politiche per la crescita; far ripartire i consumi; fare politiche a sostegno del reddito dei lavoratori e pensionati. Senza queste politiche i sistemi di protezione sociale rischiano di essere insufficenti anche se ad oggi hanno svolto una funzione importantissima”.

Il segretario della Uil quindi commentata i dati del mese di dicembre 2012, che, “raffrontati con il mese di novembre 2012, denotano un calo a livello nazionale meno 20,1%, ma una crescita a livello locale +1,9 %. Se teniamo conto che Ravenna nel mese di dicembre ha fatto registrare rispetto al mese novembre un - 50% e Rimini -70% noi siamo l'unica provincia della Romagna che non riesce ad uscire da questa situazione molto negativa”.

“La Uil di Forlì è convinta che le istituzioni le forze sociali ed economiche del nostro territorio devono interrogarsi e trovare le soluzioni idonee per rilanciare questo territorio spesso dimenticato dalla regione e spesso frammentato al suo interno – puntualizza  Foschi -. Non bastano interventi tampone , ma servono misure reali concertate per rendere la nostra provincia appetibile per gli investimenti. Noi siamo pronti per fare la nostra parte, augurandosi che con il nuovo governo ci sia nel nostro territorio una nuova stagione di investimenti di crescita e di sviluppo economico ed occupazionale”.

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