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Economia

Cclg, lavoratori ancora in piazza: "E' saltato l'accordo, andremo fino in fondo"

L'azienda aveva presentato un piano di rientro che prevedeva il pagamento del 50% di ogni retribuzione arretrata ogni 20 giorni da febbraio. "Ma noi avevamo chiesto un ulteriore garanzia", spiegano i sindacati

Lavoratori della Cclg in piazza, nella mattinata di lunedì. E' stato organizzato uno sciopero per l'intera giornata con presidio in Piazza Saffi. Circa una 50ina degli 80 lavoratori dell'azienda ha manifestato insieme con i rappresentati di Fim- Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uilm e l'Rsu aziendale, perchè “siamo di nuovo al punto zero della trattativa – spiega il segretario della Fiom, Giovanni Cotugno -, perchè è saltata una parte del complicato accordo che avevamo siglato con l'azienda a fine gennaio”. Anche il sindaco di Forlì, Davide Drei ha incontrato i lavoratori.

L’azienda aveva presentato un piano di rientro che prevedeva il pagamento del 50% di ogni retribuzione arretrata ogni 20 giorni da febbraio. “Ma noi avevamo chiesto un ulteriore garanzia - spiegano i sindacati -. Attraverso la vendita di asset l'azienda averebbe dovuto assicurare un meccanismo di garanzia del credito a tutela delle retribuzioni arretrate per circa 300mila euro e il pagamento di una mensilità e mezzo a maggio. Queste erano le condizioni fondamentali perchè l'accordo andasse in porto e sono saltate nelle ultime settimane”.

La manifestazione degli operai della Cclg in Piazza

I sindacati parlano di un arretrato di “6 mensilità, che si traduce in circa 700 mila euro netti, ovvero 1 milione di euro lordi. A questo punto abbiamo intenzione di procedere anche con una ingiunzione di pagamento, perchè i dipendenti non possono continuare ad andare a lavorare senza essere pagati. Siamo consapevoli che questo potrà portare alla chiusura dell'azienda, ma non si può agire diversamente, visto che i termini dell'accordo sono saltati”.  

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