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"Centro commerciale naturale" a Forlì, il progetto continua

Si è svolto giovedì 27 giugno a Forlì il seminario conclusivo del progetto speciale finanziato dalla regione Emilia Romagna "Centro commerciale naturale Forlì".

Si è svolto giovedì 27 giugno a Forlì il seminario conclusivo del progetto speciale finanziato dalla regione Emilia Romagna "Centro commerciale naturale Forlì". Come ha spiegato l'assessora alle Attività produttive Maria Maltoni, si è trattato di una serie di azioni per  valorizzare la vocazione commerciale del centro cittadino, finanziate attraverso i contributi della legge regionale 41/97. I numerosi interventi sono stati definiti da un Comitato di indirizzo di cui hanno fatto parte oltre al Comune di Forlì, le associazioni del Commercio e dell'Artigianato. Maltoni nel suo intervento ha affermato che il progetto ha dato un importante supporto in termini di mantenimento e nascita di nuove imprese, nonostante la crisi, nonchè di animazione della vita cittadina, affermazione condivisa anche dalle categorie economiche.

Il consulente Aldo Pellegrino, nel suo intervento ha ripercorso le attività svolte, tra cui gli incontri con le proprietà e la negoziazione dell'affitto per 50 immobili, la messa a disposizione di un contratto di affitto innovativo, gli incontri con 62 aspiranti imprenditori , la presenza di 20 aziende di retail ospitate a Forlì per visionare location. Essendo poco presenti locali di ampie dimensione, l'intervento di Pellegrino si è concentrato sull'apertura di piccole attività, già aperte o in fase di start-up.  

Per le azioni a cui era  stata delegata la società consortile del Centro Storico  "Forlì nel cuore" ha fatto il quadro il responsabile del coordinamento tecnico Francesco Ferro. Tra queste il monitoraggio sugli spazi di maggiore pregio commerciale ha visto una riduzione tra ottobre 2011 e febbraio 2013 dei negozi sfitti del 7% sul totale censito (110 nel 2011 e 102 nel 2013) . Si tratta ovviamente di un dato in continua evoluzione, per l'elevato turn-over tra chiusure ed apertura di attività.  L'azione "Spazio agli spazi "per  l'animazione cittadina, ha visto la presentazione di 60 proposte che sono state realizzate con 4 cicli di attività di due mesi da dicembre 2012 a maggio 2013, negli spazi resisi disponibili grazie alle proprietà, che sono state però solamente 5.

I rappresentanti dei CAT Regionali di Confcommercio e Confesercenti hanno presentato i dati emersi dalle attività di monitoraggio realizzate in fase iniziale (maggio 2012) e  conclusiva del progetto (aprile 2013) con interviste dirette ai frequentatori del centro storico e telefonate ai residenti. Il dato che emerge è un aumento di "fidelizzazione" soprattutto tra i residenti a Forlì; la fiducia nei negozi, la presenza del mercato settimanale e la possibilità di unire all'acquisto la passeggiata, costituiscono i tre principali motivi per acquistare in centro. E' calata la percentuale di chi non viene mai ad acquistare, che è scesa dal 21,3 % all'14%, ed è aumentata dal 9% al 20% la percentuale di chi acquista almeno una volta  la settimana. Di contro cresce, anche se di poco dal 18,7 al 19 % la quota di chi non fa mai acquisti in centro ed in questo caso i due motivi principali della scelta sono stati indicati nella preferenza per negozi di fiducia ubicati altrove e nella scarsa varietà dei negozi, la poca presenza ad esempio di attività artigianali viene indicata come un limite alla appetibilità del centro commerciale naturale. Per quanto riguarda i frequentatori, resta costante il dato delle persone che provengono da altre città, sono oltre il 21% , ed è elevata è la componente giovane fino a 34 anni.

L'assessore Melucci nel concludere i lavori del seminario, ha espresso apprezzamento per le attività svolte che sono risultate innovative e riproponibili in altre realtà, così come richiesto dalla Regione, ed ha annunciato un ulteriore finanziamento che renderà possibile la prosecuzione delle azioni del progetto. Ha inoltre anticipato la volontà della Regione di proporre in Conferenza Stato Regioni una modifica dell'IMU che penalizzi chi tiene negozi sfitti e che riporti la potestà sugli orari commerciali in capo alle regioni, in quanto la liberalizzazione selvaggia non ha giovato al sistema distributivo nel suo complesso.

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