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Economia

Cna Produzione, Andrea Lelli nuovo presidente: la manifattura tra luci ed ombre

Presente alla serata anche il presidente provinciale di Cna, Lorenzo Zanotti per il quale “dalla ricerca emergono altri due elementi interessanti"

Si è svolta mercoledì nela sede provinciale, l’assemblea elettiva di Cna Produzione Forlì-Cesena, che associa quasi 900 imprese dei comparti del legno, meccanica, nautica, chimica, vetro, gomma e plastica. È stato eletto presidente il cesenate Andrea Lelli, membro della direzione provinciale di Cna e legale rappresentante dell’azienda del comparto del legno Fa.Ce, che succede a Riccardo Sartini; la nuova presidenza risulta composta da Marco Casadei, Paolo Francia, Nicola Nanni e Massimo Romualdi.

La serata è stata anche occasione per presentare i dati emersi da una ricerca, che aveva come obiettivi quelli di indagare lo stato delle imprese, la loro relazione con il mercato e le prospettive future. Monica Sartini, presidente di Cna Forlì città e tra i promotori dell’indagine, ha tracciato le principali risultanza che evidenziano “una fotografia in chiaroscuro, contrassegnato ancora da una congiuntura che, pur non presentando più i tratti della pesante crisi degli anni passati, non riesce a delineare un quadro certo di inversione di tendenza. Rispetto al 2009 primo anno di crisi, le imprese della meccanica nel 2016 hanno incrementato i fatturati nel 55% dei casi con tendenza alla stabilità. Per contro, però, nel 65% dei casi peggiora la marginalità, sintomo di un mercato che, come dichiarato dal 40% delle imprese del campione, registra una concorrenza che si basa sul prezzo”.

“La ricerca - ha sostenuto il neopresidente Lelli - ci offre lo spunto per indirizzare il nostro piano delle attività per i prossimi mesi e per questo voglio fare un paio di esempi: dobbiamo cercare di organizzare le filiere locali, se è vero che gli imprenditori ci dicono che nel 90% dei casi, non sono coinvolti, così come intervenire per consolidare le forme di aggregazione tra imprese, in quanto per oltre un terzo di esse questa tematica è vissuta come di scarsa utilità”.

“Per sostenere la competitività delle nostre imprese – conclude Lelli – dovremo poi diffondere la conoscenza e l’applicazione dei principi alla base di Industria 4.0 che non è né una moda né, come sostiene qualcuno, un rischio per la futura occupazione ma soprattutto una opportunità tecnico-organizzativa. Dobbiamo aiutare le imprese a sfruttare meglio e di più, ottenendone valore, la mole di dati ricavabili dalla connettività e a governare i processi di introduzione di nuova tecnologia e razionalizzazione dei costi”.

Presente alla serata anche il presidente provinciale di Cna, Lorenzo Zanotti per il quale “dalla ricerca emergono altri due elementi interessanti: il primo riguarda la forza lavoro che, anche negli anni della crisi, il comparto della meccanica ha mantenuto, nel 45% dei casi, ed addirittura aumentato, per un altro 45%; il secondo dato riguarda il buon rating e il basso grado di insolvenza delle imprese, segno di una capitalizzazione cresciuta nel tempo”.

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