Cna Professioni: "E' il momento di misure strutturali su fisco, previdenza e welfare"
Lunedì scorso Cna Professioni è stata in audizione alla Commissione del Lavoro della Camera, dove ha potuto ribadire e formalizzare le proprie proposte di modifica
“Far entrare i professionisti senza Albo nell’agenda di governo, e contribuire al riconoscimento dei loro diritti, è stato il caposaldo della scelta di Cna nel creare Cna Professioni. Una scommessa, la riteneva qualcuno, a conti fatti, vinta”. E' quanto dichiara Maurizio Garavini, responsabile di Cna Professioni Forlì-Cesena, dopo il convegno nazionale in cui sono state presentate le proposte dell’Associazione.
“Il Governo, infatti - prosegue Garavini - ha messo in campo scelte importanti per i professionisti: dalle modifiche al nuovo regime forfetario, all’aumento della franchigia Irap a 13 mila euro, alla deduzione integrale delle spese di formazione (fino a 10.000 euro l’anno). In materia previdenziale, il blocco dell’aliquota contributiva al 27%, posto in essere per l’anno 2014 e prorogato anche per il 2015, rappresenta un buon punto di partenza per arrivare alla revisione del sistema di sicurezza sociale per i professionisti iscritti alla Gestione separata. A questo punto è necessario completare il lavoro”.
“Le misure annunciate dal Governo – conclude Garavini – delineano un percorso coerente verso il riconoscimento del diritto dei professionisti a fisco, previdenza e welfare costruiti e modellati sulle loro esigenze specifiche. Ora gli annunci dovranno trasformarsi in provvedimenti concreti e le misure temporanee diventare strutturali: è il caso del blocco dell’aliquota contributiva, che noi chiediamo anche di abbassare, gradualmente, al 24 per cento. È innegabile, però, la sensazione di essere all’avvio di una nuova stagione riguardo alla normativa sulle professioni”. Lunedì scorso Cna Professioni è stata in audizione alla Commissione del Lavoro della Camera, dove ha potuto ribadire e formalizzare le proprie proposte di modifica per dare pieno riconoscimento alle esigenze di natura fiscale, previdenziale e di welfare, di una realtà importante che contribuisce in maniera decisiva alla modernizzazione dell’Italia e alla crescita del PIL.
