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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Coldiretti e Donne Impresa insieme per rilanciare la storica bachicoltura romagnola

"La bachicoltura romagnola - ha affermato il presidente Coldiretti Forlì-Cesena Ferrini - ha in sé un grande potenziale, agricolo e commerciale"

Rilanciare la bachicoltura, storica attività gelosamente coltivata nel territorio forlivese, partendo dalla valorizzazione del patrimonio di conoscenze conservato all’interno del Museo del baco da seta Ciro Ronchi di Meldola. Della bachicoltura, tradizione antica che oggi, grazie alle possibilità di diversificazione in agricoltura offerte dalla Legge di Orientamento e grazie all’interesse di Coldiretti diventa nuova opportunità di sviluppo agricolo e occupazionale, si è parlato nell’ambito del convegno “La bachicoltura in Romagna – storia e opportunità” promosso da Donne Impresa Coldiretti nella sede di via Forlanini.

Dopo l’introduzione della Delegata Donne Impresa Lisa Paganelli (che ha ringraziato la nutrita platea, “segno del notevole interesse per la bachicoltura e per le potenzialità di sviluppo di questa coltura fortemente legata la nostro territorio”) la parola è passata a Luciano Ravaglioli, direttore del Museo Ronchi e vero e proprio custode delle tecniche dell’allevamento del baco da seta. Dopo una breve introduzione sulla storia della bachicoltura, Ravaglioli ha svelato i segreti per la coltivazione dei gelsi, pianta indispensabile per l’alimentazione dei bachi da seta, ma anche tecniche e prodotti per l’allevamento, nonché gli aspetti economici legati all’attività.

Per chiudere con una testimonianza che è anche un appello: “La seta made in Italy sta scomparendo – ha detto – e questo nonostante la richiesta in aumento che perviene da un mercato in continua evoluzione, con utilizzi nei settori del tessile, biomedicale, della cosmesi ed anche alimentare. Le opportunità, dunque non mancano e, anche grazie alle nuove tecnologie, oggi è ancora più semplice investire nella bachicoltura”.

A testimoniarlo l’esperienza di Orietta Bernardi, che in pochi anni è riuscita ad avviare il suo allevamento e a produrre seta cardata per il settore della moda utilizzando anche il liquido di cardatura per la realizzazione di saponi. Il responsabile fiscale di Impresa Verde Romagna Andrea Marconi ha evidenziato le opportunità offerte dalla legge di Orientamento, fortemente voluta da Coldiretti che ha eliminato i carichi fiscali per le attività connesse all’agricoltura, tra le quali entrerà  a breve anche la bachicoltura.

"La bachicoltura romagnola - ha poi concluso il presidente Coldiretti Forlì-Cesena Andrea Ferrini - ha in sé un grande potenziale, agricolo e commerciale, perché è proprio qui dalla nostra provincia, dal bio-distretto di Meldola e della Val Bidente, che può ripartire quella filiera della seta che ha il valore aggiunto di essere completamente made in Italy. A tal fine il sostegno di Coldiretti, sia dal punto di vista tecnico che legislativo, sarà totale". 

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