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Economia

Conad-Auchan, futuro incerto per 37 dipendenti del Simply: presidio davanti alla Prefettura

"Purtroppo non ė solo un problema territoriale, ma riguarda tutto il territorio nazionale e migliaia di lavoratori", afferma Sara Biguzzi, che a nome di Italia Viva ha partecipato al presidio

Lunedì mattina si è svolto davanti alla sede della Prefettura di Forlì-Cesena  indetto da Cgil, Cisl e Uil, davanti alla Prefettura come segno di vicinanza ai 37 lavoratori e alle loro famiglie, preoccupati, già, da diversi mesi sul futuro del proprio lavoro. Questo sciopero è stato stabilito dopo l'esito negativo dell'incontro al Ministero dello Sviluppo economico tra Conad, la nuova proprietaria dei punti vendita di Auchan in Italia, e i sindacati. "A seguito dell’acquisizione del gruppo Auchan da parte di Conad con un piano industriale di livello nazionale non ben definito e del conseguente silenzio che aleggia sul futuro occupazionale delle lavoratrici e dei lavoratori di molti punti vendita d’Italia, tra i quali il Simply di Via Balzella a Forlì, Filcams, Fisascat e Uiltucs insieme alle lavoratrici e ai lavoratori del supermercato, hanno scioperato in Piazza Ordelaffi. 

Video - I dipendenti fanno sentire la loro voce. La protesta diventa una canzone

Spiegano i sindacati: "L’adesione allo sciopero è stata massiccia, circa il 90%, e tutte le lavoratrici e i lavoratori hanno urlato a gran voce la loro disperazione.  Alle 11  siamo stati ricevuti dalla Prefettura nella persona della dottoressa Borriello, la quale si è dimostrata molto attenta alla vertenza in atto e al disagio che le lavoratrici e lavoratori stanno vivendo, fra l’altro sotto il periodo natalizio. Abbiamo chiesto di fatto alle istituzioni di intervenire affinché le lavoratrici ed i lavoratori possano avere finalmente qualche certezza in una triste vicenda che si protrae da oltre 8 mesi e che vede coinvolti 35 famiglie sul territorio forlivese. Abbiamo con piacere visto parte della politica locale avvicinarsi e chiedere informazioni in merito alla vertenza.  Confidiamo nella buona volontà sia della politica sia delle istituzioni al fine di risolvere questa situazione purtroppo vasta, di fatto di dimensioni nazionali. Riteniamo prioritario e non più rinviabile una soluzione di salvaguardia dell’occupazione, per questo abbiamo in previsione un altro pacchetto di 8 ore di sciopero e non ci stancheremmo di lottare finché non avremo risposte chiare e concrete".

"Purtroppo non ė solo un problema territoriale, ma riguarda tutto il territorio nazionale e migliaia di lavoratori - afferma Sara Biguzzi, che a nome di Italia Viva ha partecipato al presidio -. Attraverso il nostro parlamentare Marco Di Maio abbiamo sollecitato il Mise ad attivarsi per favorire una soluzione concreta e sostenibile per i lavoratori e le imprese, affinché un'operazione industriale di valore non si concluda con un costo sociale così rilevante. Allo stesso modo anche il nostro consigliere comunale Massimo Marchi si è fatto parte attiva. Continueremo a tenere alta l'attenzione e a sollecitare le autorità competenti ad ogni livello”.
 

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